Si chiama "Il Teatro in Televisione" il progetto regionale che nasce da una collaborazione tra Mediateca delle Marche, il Museo dell’Informazione di Senigallia, il Centro Studi "F. Enriquez" e l’Universita’ di Bologna.
"L’idea nasce da una serie di pubblicazioni importanti edite dalla Rai che affrontano la storia del Teatro passato in TV" introduce Stefano Schiavoni Presidente della Mediateca delle Marche in una affollatissima conferenza stampa. "La storia ha inizio nel 1954 quando l’utilizzo del mezzo televisivo era rivolto alla diffusione della cultura teatrale" prosegue il presidente Schiavoni. Il progetto, grazie "alla preziosa collaborazione" con il Prof. Giorgio Tabanelli titolare della cattedra di regia dell’Accademia di Urbino, si propone di divulgare questo patrimonio culturale italiano attraverso incontri con intellettuali, sceneggiatori e registi proposti negli istituti superiori, nelle universita’, negli Istituti di Belle Arti ed agli Enti Locali.
"Questo progetto intende divulgare uno studio nato circa 5 anni fa in cui per la prima volta la Rai documenta il lavoro del regista. Un percorso di ricerca di linguaggi artistici iniziati con il teatro in tv, quello recitato in diretta".Esiste una generazione di italiani che e’ cresciuta guardando in tv i "Promessi Sposi", i "Fratelli Karamazov", ma "tutto questo appartiene al passato" dice Leandro Castellani, autore e regista televisivo, sua l’innovazione del teatro-inchiesta.Attraverso le testimonianze dei protagonisti di allora come Carlo Alighiero (Amleto nel 1953 con Gassman), Piero Nuti ( La Presidentessa del 1968), Elena Cotta, Adriana Innocenti (Vedova Scaltra del 1968), Maurizio Rigillo, all’uscita a cura del MUSINF di un fascicolo dedicato al Teatro in Tv, a mostre, spettacoli e laboratori didattici, s’intende tenere viva la memoria su questa grande stagione culturale della prosa televisiva italiana.

Maria Pettinari