Con il discorso di apertura del sindaco Luana Angeloni è stata inaugurata la mostra di Guido Rossini a Palazzo del Duca. Artista senigalliese scomparso nel 2002 che molti di noi ricordano nel suo studio laboratorio sul Lungomare Marconi, luogo d’incontro e di scambio con altri artisti e con personalità di allora. Allievo del noto scultore senigalliese, Silvio Ceccarelli. Guido Rossini – come ha sottolineato Vincenzo Bianchi, titolare della prima cattedra di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e curatore del catalogo – ha identificato la scultura, e la scultura ceramica in particolare, con la vita stessa.
Poco più che ventenne inizia l’attività di insegnamento prima presso la Scuola Industriale di Ancona, poi presso l’Istituto Podesti. Consegue il diploma al Corso Superiore presso l’Istituto d’arte di Perugia ed è proprio il periodo di permanenza in Umbria che gli "fa scattare" l’idea di dedicarsi alla ceramica. Il 1945 segna l’inizio dell’attività di Rossini come ceramista.La mostra allestita a Palazzo del Duca su idea della Pro Loco "Spiaggia di Velluto" è stata curata dal Musinf (Museo comunale dell’Arte Moderna) di Senigallia diretto da Carlo Emanuele Bugatti in collaborazione con il Comune.
Tutte le opere esposte, le ceramiche, le pietre e i bronzetti, sono di proprietà della stessa famiglia Rossini che ha così offerto il suo prezioso contributo. La famiglia ha inoltre donato due opere alla Città di Senigallia, segno tangibile per affermare l’importanza di continuare a porre l’attenzione su esponenti di talento del nostro passato. "Guido Rossini – ha dichiarato l’assessore alla cultura Velia Papa, presente all’inaugurazione – rappresenta un tratto significativo di quel Novecento in arte che esige la nostra attenzione".
Un artista come Guido Rossini che molti ci invidiano, le sue opere si trovano anche presso collezioni private in molti stati Europei e degli Stati Uniti, trova con questa esposizione di un certo livello la sua adeguata valorizzazione. Un ringraziamento va a Lucertini arredamenti, main sponsor dell’evento e alla Madiateca delle Marche che si è occupata della catalogazione di tutte le opere. La mostra resterà aperta fino al 31 Luglio tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 e nel serale dalle 21 alle 24.