Il giorno dell’ultimo saluto a Maria Nilde Cerri.
Così verrà ricordata l’afosa domenica di fine giugno del 2005 dagli amministratori e dai cittadini di Senigallia. Per tutta la giornata di ieri il comune è stato meta dei senigalliesi che hanno voluto manifestare il cordoglio perla morte dell’assessore e ingegnere Maria Nilde Cerri.
Afflusso che ha raggiunto il suo apice intorno alle 17.30 quando si è formato il corteo per raggiungere la chiesa parrocchiale del Porto dove ha avuto luogo il funerale. Il regolamento comunale in materia di esequie per amministratori incarica e del passato prevede, oltre, alla camera ardente nel palazzo civico, anche la scorta della Polizia Municipale.
La bara dell’ingegner Cerri è stata portata a spalla per le vie del centro con ai lati agenti della Polizia Municipale ed in testa due donne-agenti in moto. Una scelta non casuale dato che Maria Nilde Cerri, oltre che al Personale e al decentramento, era anche assessore alle Pari Opportunità.Una mesta domenica che ha segnato la partecipazione di numerosi cittadini tanto che lungo il tragitto si è vista la città fermarsi ed alcuni negozi hanno anche abbassato le serrande.
Il corteo funebre, preceduto dal gonfalone listato a lutto, ha raggiunto la chiesa del Porto, colma all’inverosimile sin da un’ora prima, poco prima delle 18. Una folla che la chiesa non poteva contenere tanto che sia all’esterno sia nella vicina sala parrocchiale erano state posizionate delle altoparlanti per consentire a tutti di partecipare al rito. Ad accogliere il feretro non solo il neo parroco del Porto don Gesualdo ma anche don Maurizio, oggi cappellano dell’ospedale, che commosso ha voluto sottolineare l’amicizia che lo legava a Maria Nilde Cerri. Nonostante la temperatura interna alla chiesa fosse ai limiti del sopportabile in pochi hanno rinunciato al posto per rimanere, quanto più vicini possibile all’amica, collega ecompagna Maria Nilde Cerri.
Folta anche la rappresentanza dell’Università di Ancona dove l’assessore Cerri insegnava nonché luogo dove è avvenuta la tragica scomparsa venerdì pomeriggio dopo che aveva tenuto una lezione. L’ateneo, oltre che con lo stendardo a lutto, era rappresentato dal rettore Marco Pacetti e dai colleghi del dipartimento di cui l’ingegner Cerri faceva parte. E sono stati gli stessi colleghi a rimarcare le doti di ricercatore scientifico nonché di buon insegnante di Maria Nilde Cerri, senza dimenticare la sua personalità.
Da quando si è sparsa la notizia della scomparsa dell’assessore quarantaduenne Cerri il commento unanime di chi la conosceva sia personalmente sia superficialmente si è incentrato sul sorriso che l’accompagnava e soprattutto con il quale si presentava. Commosso anche il ricordo del sindaco che con voce rotta dalla commozione ha parlato di Nilde Cerri richiamandone alla memoria la storia personale e politica. Toccante anche il saluto di chi le era vicino che ha stento è riuscito a parlare. Non poteva mancare infine l’abbraccio del consiglio di amministrazione dell’ex Irab, rappresentato da Leonardo Badioli, del personale che oltre a consegnare dei fiori ha ringraziato pubblicamente l’ex presidente.
All’uscita dalla chiesa Maria Nilde Cerri è stata accolta dalle centinaia di persone che si erano adunate sul sagrato con un lungo e scrosciante applauso. Il feretro ha così lasciato la chiesa del Porto alla volta del cimitero delle Grazie dove questa mattina avverrà la sepoltura.

di Marcello Pagliari
dal Corriere Adriatico