Arresti domiciliari a uno dei no global
Anche il senigalliese Sergi spera
Mentre continuano ad arrivare attestati di solidarietà per Vittorio Sergi, il senigalliese no global arrestato otto giorni fa a Bologna, si attende la decisione del Tribunale del Riesame.
Ieri è uscito dalla casa circondariale di Dozza Carmine Guaragna, uno dei tre militanti del collettivo “Passepartout” finito in carcere. Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari e Guaragna li sconterà nella sua casa di Potenza.
La decisione è stata presa dal giudice Andrea Montagni su istanza presentata lunedì dai legali che assistono i tre giovani, gli avvocati Elia De Caro e Simone Sabbatini. A Senigallia, dove la famiglia Sergi vive ormai da molti anni, si aspetta con trepidazione il Riesame. Intanto nei giorni scorsi la madre di Sergi ha fatto visita al figlio in carcere.E ieri gli Ultras Ancona hanno diramato un altro comunicato per chiedere l’immediata scarcerazione di Vittorio e degli altri due arrestati.
“Abbiamo preso la decisione, in occasione della festa del centenario di sabato, di attaccare sotto il palco dei concerti lo striscione “Vittorio, Carmine e Fabiano liberi tutti”, perché conosciamo bene Vittorio con cui abbiamo condiviso in Chiapas il percorso delle comunità zapatiste e insieme agli altri ragazzi condividiamo le idee e il percorso di lotta per ribellarsi alle politiche neoliberiste, alla guerra ed alla recinzione di sapere e corpi, che sono per natura liberi. Se i tre ragazzi non fossero stati arrestati, sabato scorso sarebbero venuti ad Ancona alla nostra festa. Nel corso della partita contro le vecchie glorie dell’Ancona abbiamo indossato sotto la maglia da gioco una maglietta con la scritta “Libertà per Vittorio, Carmine e Fabiano”. Una maglietta che abbiamo esibito dopo ogni nostro gol”.
dal Resto del Carlino
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!