L’apertura dei negozi la domenica a Senigallia è un fatto certamente positivo, che evidenzia, purtuttavia, la carenza di produzioni agro-alimentari locali negli stessi esercizi e nei ristoranti. Produzioni peraltro vendute a prezzi proibitivi: un problema sollevato dalla CIA all’Assessore comunale alle attività economiche ed al turismo, Luigi Rebecchini, nel corso di una riunione promossa, a Cesano Bruciata, dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) e dall’Associazione Prodotti Tipici di Fattoria della zona. Erano presenti anche il presidente ed il v.presidente provinciali CIA, Marco Giardini ed Evasio Sebastianelli.
"Troppi negozi alimentari e ristoranti – ha rilevato Matteo Principi, responsabile zonale della CIA- detengono prodotti locali in modo insufficiente e quei pochi spesso non bene in vista. Non solo. Quando questi prodotti sono richiesti dai clienti vengono soggetti a ricariche ingiustificabili. Il prezzo di una bottiglia di vino, ad esempio, subisce un aumento anche del 200% rispetto al prezzo pagato all’imprenditore agricolo. Data la situazione molti cittadini sono costretti a recarsi direttamente presso le aziende agricole".
L’assessore Rebecchini – che ha dato atto alla CIA dell’impegno profuso per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia in generale con particolare attenzione proprio all’attività turistica – ha rimarcato che il rilancio dell’economia e del turismo passa attraverso la valorizzazione ed un’offerta non frammentaria di "beni" come il mare, i monumenti, i lasciti della storia, ma anche dell’enogastronomia così preziosa per tipicità e genuinità proprio nel Senigalliese.
"Chi non comprende questa necessità – ha affermato – crea danno non soltanto a se stesso, ma anche agli altri operatori locali".

dalla C.I.A. Provinciale