Bebbegrillo.it al PalaRossini di Ancona il 14 maggio
Comicita' intelligente e pungente di Beppe Grillo
Sabato 14 maggio dopo tanta musica un appuntamento al PalaRossini di Ancona – su iniziativa della società Anno Zero e del Comune di Ancona – con la comicità intelligente e pungente di Beppe Grillo.
L’artista genovese presenterà il suo ultimo spettacolo Beppegrillo.it .
“Sono un partigiano della terza guerra mondiale, quella dell’informazione”, dice Grillo. “Nello spettacolo si parlerà di tutto, con enormi schermi. Entreremo nel web, e tratteremo di satanismo, di consigli di amministrazione, della costituzione europea, dei farmaci, del capitalismo senza capitali di oggi, finto”.”Per Ian Clarke, fondatore di Freenet, l’unico modo per assicurare la sopravvivenza della democrazia è avere la garanzia che il governo non controlli la possibilità dei cittadini di condividere informazioni e di comunicare”, continua Beppe Grillo. “Con tutte queste cose, se riesco a farvi divertire sono bravissimo!”, conclude Grillo.
Inviso agli zar dell’imbecillità televisiva, da oltre 15 anni, puntuale ad ogni tournèe, riempie teatri e palasport della penisola come nemmeno il festivalbar. I suo recital, animati da una sensibilità ambientalista esplicita, densi come un’informativa, istrionici, disarmanti come il suo improbabile Gesù nel film di Comencini, non concedono granché alla faciloneria.
Beppe Grillo nasce a Genova nel 1948. Scopre il proprio talento nei locali della sua citta’, ma il vero successo lo trova a Milano quando si esibisce in un provino di fronte ad una commissione RAI (presente anche Pippo Baudo) improvvisando un monologo. Da questa esperienza scaturiscono le sue prime partecipazioni a trasmissioni televisive (Secondo Voi 1977-78 e Luna Park 1979) imponendosi subito con i suoi monologhi di satira di costume e rompendo, con l’improvvisazione, quelli che erano gli schemi “professionali” della televisione. Appare in seguito nelle più importanti trasmissioni nazionali (Fantastico, Domenica In, Festival di Sanremo), concentrando in pochi minuti le sue performance e raggiungendo altissimi indici di ascolto; il suo ultimo monologo al Festival di Sanremo raggiunse i 22 milioni di telespettatori. Il suo modo di fare spettacolo si fa sempre più graffiante e corrosivo, dalla satira di costume passa ad affrontare temi più scottanti di carattere sociale e politico, facendo rabbrividire i vari dirigenti della televisione che nonostante il “rischio” continuano ad invitarlo nelle loro trasmissioni. Oltre agli impegni televisivi e agli innumerevoli spettacoli dal vivo, dove esprime al massimo le sue doti di grande comunicatore, si dedica anche al cinema, realizzando con successo i seguenti films: Cercasi Gesù (1982) diretto da Luigi Comencini (vince il David di Donatello), Scemo di Guerra (1985) con la regia di Dino Risi ( partecipa al Festival di Cannes) e Topo Galileo (1988) con la regia di Laudadio (rappresenta l’Italia al Festival di Rio de Janero) con sceneggiatura e soggetto scritti a quattro mani con lo scrittore Stefano Benni.
Dopo aver vinto ben sei Telegatti, nel 1990 Beppe Grillo “fugge” dalla televisione e cerca scampo in teatro, lasciandosi alle spalle varieta’, telegiornali, telequiz, aste e dibattiti. Lo spettacolo portato in scena è Buone Notizie, un vero evento in teatro sia come critica che come presenze di spettatori. Nel novembre del 1991, a tre anni dall’ultima apparizione televisiva di Beppe Grillo, l’Abacus pubblica un sondaggio sulla popolarita’ dei personaggi dello spettacolo: Grillo risulta il comico più popolare in assoluto nonostante la sua assenza dalle reti televisive nazionali e private. Nel 1994 Beppe Grillo torna in televisione con due recital dal teatro delle Vittorie che hanno come temi principali la critica dell’economia, della propaganda commerciale e delle speculazioni telefoniche con il numero 144. Batte ogni record d’ascolto per un programma di varieta’, le due puntate sono seguite da 15 milioni di telespettatori a sera.
L’ultimo spettacolo prima di Beppegrillo.it è del 2003, Black-out – facciamo luce.
Partendo dall’episodio del black-out nazionale del 28 settembre, illustra il declino dell’Italia con episodi della vita quotidiana e con 20 indicatori sociali ed economici.
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