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L’umanita’ angosciata di Delbono al Teatro La Fenice di Senigallia

Un 'esclusiva regionale emozionante per una stagione teatrale intensa


Ormai e’ chiaro, la stagione teatrale della Fenice proposta da Inteatro e dal Comune di Senigallia, ha riscosso un notevole successo di pubblico, grazie alla qualita’ ed alla varieta’ della proposta.
Lunedi’ scorso 18 aprile, un’altra esclusiva regionale ha gremito il teatro.Su un palcoscenico definito dagli stessi attori della compagnia, “all’altezza dei migliori palcoscenici europei”, la compagnia di Pippo Delbono ha lanciato il suo Urlo di rabbia e dolore.Un urlo che squarcia il palcoscenico, dove un’umanita’ dolente fa i conti con il “potere” in tutte le sue forme, politico ma soprattutto religioso, dove i simboli della religione sono oppressivi come le musiche che accompagnano inquietanti processioni di prelati e suore.Un grande affresco che ricorda Almodovar ed una specie di “corte dei miracoli ” dalle tinte felliniane.
Un’umanita’ che non ha scampo dal suo destino, che crede di sentirsi libero solo perche’ si “ribella ad un cattivo prete o ad un a cattivo padre”, ma che nel silenzio che cala di colpo sul palcoscenico, si ritrova chiusa nelle proprie prigioni, con i loro cuori di pietra, le loro solitudini raccontate dalla voce grave di Umberto Orsini tratto da La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde.
Ed infine Urlo di Allen Ginsberg, a sottolineare che al di fuori di tutto cio’ ci sono solo menti distrutte dalla pazzia: “ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strada di negri all’alba in cerca di droga rabbiosa….(..) che passavano per le universita’ con freddi occhi radiosi allucinati…(…) che venivano espulsi dalle accademie come pazzi…”.
Un grande e sapiente momento di teatro-danza, dal gesto silenzioso che racconta piu’ di mille parole, ma soprattutto del canto e della musica.Il canto di Giovanna Marini e delle sue storie di gente che lotta quotidianamente, purtroppo non presente in scena come in altre rappresentazioni, e la musica del Complesso Musicale Citta’ di Senigallia, che attraversa il palcoscenico in lungo e in largo un po’ alla Bregovic.
Pippo Delbono e’ fondatore della compagnia che porta il suo nome dal 1983 che annovera, tra gli altri, “attori presi dalla strada” come Bobo’, un sordomuto incontrato in un laboratorio al manicomio di Anversa.

Maria Pettinari

Maria Pettinari
Pubblicato Mercoledì 20 aprile, 2005 
alle ore 9:06
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