Finisce male per la Goldengas. Gioca bene venti minuti, cala a poco a poco e al termine deve cedere di quindici punti. roppi. Castelletto sfrutta la classe di Rusconi e Portaluppi. Senigallia può recitare il mea culpa solo per aver mollato troppo presto. Nel primo quarto confronto equilibrato. Senigallia chiude sul +3 con un Macchniz formidabile dalla lunga distanza: due triple. Nel secondo quarto Benevelli approfitta della momentanea assenza di Rusconi e Portaluppi per riportare Senigallia sul +5. Ticino sembra alla corde, ma ai piemontesi basta rimettere le frecce all’arco per rimettersi in carreggiata. I due veterani rientrano in campo e riacciuffano la Goldengas che chiude sottola prima frazione. Alla ripresa del gioco non si fanno mettere sotto dai big piemontesi ma dai giovani Senesi e Infanti. Sono di questi due i punti, addirittura nove, che portano i ticinesi sul +5.
La Goldengas quasi sparisce a poco a poco e a un certo punto pare quasi che si giochi cinque contro uno, tanto è l’impegno, l’efficacia nell’opposizione in difesa e nel tiro di Corsini che chiuderà a 14 punti. Ma non basta lui, da solo. Ora Castelletto difende bene e attacca meglio mantenendo un vantaggio di otto punti sufficiente ad affrontare il quarto periodo con grande tranquillità. Mettiamocí poi il break (8-0) dei primi tre minuti del periodo finale ed ecco che la gara è da considerarsi praticamente chiusa. Barlatani mette fine all’incubo segnando il primo canestro dopo centottanta secondi di astinenza. Ormai è andata.
dal Corriere Adriatico