Paura in citta’, il Misa in piena
Gia' disposte le paratie da usare in caso di emergenza
Scattato l’allarme esondazione per il fiume Misa. Le abbondanti precipitazioni del fine settimana e le violenti mareggiate hanno infatti provocato ieri un consistente innalzamento del livello del fiume nel tratto che attraversa la città.
Ieri, pomeriggio ha smesso di piovere dopo quasi 48 ore. Riunito il locale comitato della Protezione civile per seguire da vicino la situazione. Le previsioni parlano ancora di temporali ed è quindi necessario predisporre misure adeguate per evitare allagamenti. Forte è la corrente che spinge l’acqua verso il mare, con il fiume che sta portando tronchi, sterpaglie e rifiuti.
Grande attenzione anche nel tratto di fiume che scorre nell’entroterra. Qui si sono registrati allagamenti di campi ma per il momento tutto è sotto controllo. Anche nell’entroterra il livello è aumentato ma nel complesso gli argini stanno tenendo.
Più problematica invece la piena del Misa nel centro storico, dove il fiume si restringe e si incanala. "Per precauzione – afferma il comandante della polizia municipale Flavio Brunaccioni – abbiamo predisposto le paratie sui ponti del centro. In caso di necessità saremo così pronti ad installarle".
Com’è la situazione?
"Assieme ai volontari della Protezione civile, i vigili urbani hanno effettuato sopralluoghi. II livello del fiume è cresciuto nelle ultime ore. Seguiremo in maniera costante e continuativa l’evolversi della situazione; un monitoraggio che ci vedrà impegnati di giorno e di notte, anche perché le previsioni non sono positive. Lo stato di allarme non è cessato e serve quindi mantenere lo stato di massima allerta".
Nel caso la piena dovesse proseguire, non sono escluse rotture di argini nelle zone periferiche della città per far defluire l’acqua.Dicevamo delle mareggiate provocate dal vento, con onde arrivate fin sopra la banchina.
Le correnti hanno reso problematica la corsa del Misa verso il mare aperto; cori il risultato che il livello vicino all’imboccatura del porto è ancora più cresciuto. E con l’acqua sta arrivando al mare anche una grande quantità di fanghiglia. Quando sarà ripristinata la normalità, ci sarà ancora da affrontare il problema dell’insabbiamento per la melma trasportata verso la foce dal fiume Misa. Due nel recente passato le esondazioni del Misa più gravi in città: la prima nell’agosto del 1976 e la seconda nel novembre 1981.
dal Resto del Carlino
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