Jesi: Sotto il segno della Resistenza l’ultimo appuntamento di Passaparola
In onore e memoria dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti
Si chiude sotto il segno della Resistenza partigiana il cartellone di "Passaparola a teatro al prezzo di una birra", promosso da Comune di Jesi Assessorato alla Cultura e firmata da Teatro Pirata in collaborazione con Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Marche, Progetto Leggere il ‘900 della Provincia di Ancona, Banca Popolare di Ancona.
Per il suo ultimo appuntamento, la stagione di teatro giovani proporrà una riflessione sulla vicenda umana e sul sacrificio dei sette Fratelli Cervi, fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nei pressi del comune di Bagnolo (Reggio Emilia) perché colpevoli di aver ospitato e nascosto nella loro fattoria sei prigionieri alleati in fuga e un soldato italiano. L’episodio destò enorme commozione in tutta Italia e, più tardi, il presidente della Repubblica Luigi Einaudi consegnò personalmente al vecchio padre, Alcide Cervi, la medaglia d’oro della Resistenza.
Oggi, giovedi’7 aprile alle ore 17 presso il Teatro Studio San Floriano, sarà eccezionalmente presente Maria Cervi, figlia di Antenore, uno dei trucidati dai fascisti. Alle sue parole il compito di ripercorrere il viaggio dei familiari verso la tragedia delle otto fucilazioni (i sette fratelli e Quinto Camurri), che è poi il viaggio verso la libertà che tanti italiani hanno compiuto.
L’anziana signora incontrerà il pubblico e le scuole assieme ai due autori-attori di "CUORI DI TERRA: MEMORIA PER I SETTE FRATELLI CERVI", lo spettacolo che essa stessa ha contribuito a realizzare nella sceneggiatura. L’incontro del pomeriggio è promosso dal Comune di Jesi-Assessorato alla Cultura, dall’ANPI e dal Teatro Pirata.
Nel corso della stessa serata, al Teatro Pergolesi (ore 21,15) andrà in scena "CUORI DI TERRA". La Giuria del Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e sociale 2003 ha proclamato questo spettacolo vincitore "per la lettura non agiografica della storia dei Fratelli Cervi riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società".
L’appuntamento è firmato dalla compagnia Teatro dell’Orsa e vede in scena Bernardino Bonzani, Monica Morini che tolgono ogni retorica al mito dei fratelli Cervi, ripercorrendone la storia tra momenti felici, pastasciutte della libertà e lotte, fino alla tragedia. Ricerca e composizione musicale sono di Davide Bizzarri, le musiche dal vivo sono eseguite da Davide Bizzarri, Claudia Catellani e Giovanni Cavazzoli.
Si tratta di un atto unico costruito sui due libri I miei sette figli del vecchio Alcide e Non c’era tempo di piangere di Margherita, una delle nuore, moglie di Antenore e madre di Maria. Danno linfa al racconto, inoltre, la visione delle lettere, dei documenti e degli oggetti del Museo, gli scritti di letterati e politici, la testimonianza diretta di Maria Cervi. La ricerca sulla parola si intreccia a quella musicale, da cui riceve forza e sentimento. Le note che accompagnano lo spettacolo attingono alle suggestioni provenienti dalla musica contemporanea e dalla tradizione musicale della bassa pianura reggiana.
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