Nell’immaginario collettivo il procedere del tempo è percepito come foriero di migliorie e di progresso. Ad Ostra, invece, sembra che il tempo sia un gambero e che la tendenza vada verso l’impoverimento, la spoliazione progressiva, l’appiattimento sul nulla.
La lista è lunga, ma quello che sconcerta è che si aggiungono nuove “perle” con elegante disinvoltura e in un indisturbato silenzio. Ad Ostra la cittadinanza non viene neppure informata, salvo poi che, in cerca di un servizio, non trovi, al posto della aspettata porta aperta, un inatteso muro. Non è una metafora, si badi bene: è esattamente quello che succede a chi in questi giorni si rechi al locale poliambulatorio per una radiografia……continua