"La pesca è una vera e propria azienda a Senigallia". E’ quello che sostiene Simone Cecchettini, responsabile regionale di Lega Pesca Marche, che ricorda l’importanza numerica della marineria senigalliese. Le imprese associate a Lega Pesca sono infatti 47, di cui 5 si occupano di pesca a strascico e 8 sono gongolare, 34 sono nella piccola pesca e di queste 3 hanno in licenza lo strascico ma non lo utilizzano.
Gli addetti imbarcati sono 91, nel periodo estivo si raggiungono 101 addetti, con una decina di lavoratori a terra extracomunitari.
"I dati ci permettono di capire che a Senigallia la pesca è a tutti gli effetti una importante attività economica – dice Cecchettini – che ha saputo modificarsi ed attirare, soprattutto nella piccola pesca artigianale, forze giovani che possono dare futuro e continuità a questa attività storica del contesto cittadino senigalliese. Si sono, inoltre, rafforzate e sviluppate le importanti attività di maricoltura e mitilicoltura che in questi anni sono cresciute nel nostro porto".
Uno sviluppo del settore che è stato possibile anche grazie all’impegno del Comune di Senigallia.
"Voglio esprimere un ringraziamento ed un plauso per l’attività che l’Amministrazione Comunale – commenta Cecchettini – ed in particolare L’assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Mangialardi, ha svolto in questi anni partendo dalla realizzazione degli interventi Sfop messi in cantiere, dal tanto sospirato e finalmente realizzato escavo delle darsene pescherecce, sino al completamento dell’avanporto, anche se all’imbocco del porto si è creato da più di un mese una lingua di sabbia che rende difficile l’uscita delle imbarcazioni, specie delle vongolare. Su questo abbiamo già sollecitato il Comune che sta aspettando il permesso del ministero dell’Ambiente per intervenire. Tutte queste azioni permetteranno, nell’immediato futuro, di ragionare al rilancio della pesca senigalliese ed allo sviluppo complessivo del porto della città.Nei prossimi anni potremmo pensare ad attingere a nuovi fondi ed a nuove risorse comunitarie proprio per incentivare le imprese di pesca a dotarsi di strutture "leggere" ma consone allo sviluppo di una attività commerciale che tuteli e promuova il prodotto ittico locale fresco nell’area portuale.
Dovremo anche perseguire l’attività di promozione delle produzioni locali anche attraverso progetti mirati che coinvolgano la marineria, le cooperative, le imprese di pesca sul modello dell’iniziativa "Azzurro come il mare" rafforzandone i contenuti e pensandone l’estensione fino a giungere all’ipotesi di un Salone del pesce a Senigallia.
La nostra città ha tutte le caratteristiche per diventare sede di un evento di questo genere che potrebbe avere benefici effetti, non solo per l’immagine della pesca e dell’attività ittica locale, ma anche nel quadro più ampio dell’offerta turistica di qualità".
dall’Ufficio Stampa Legapesca