Trasferta sfortunata e un po’ grottesca per la Vigor Senigallia calcio femminile. E non per una sconfitta immeritata, in terra sarda, dove doveva incontrare la Torres, seconda in classifica nel campionato di serie A. Non sono tre punti persi a pesare sul groppone del ritorno a casa, ma tutto il materiale sportivo della squadra, non perso ma rubato, prima ancora di giungere a Sassari.
Una partita non disputata per furto. Arrivate venerdì 18 febbraio a Roma, le calciatrici della Vigor, attualmente penultima insieme a Tavagnacco e Vallassinese, si sono ristorate in un locale a venti minuti dall’aeroporto di Fiumicino. Cenare poi a letto presto per il volo dell’indomani, per planare in Sardegna, pronte a calzare le scarpette da calcio e scendere in campo. Ma… addio scarpette! Appena uscite dal ristorante Acquarius, in zona Torvaianica, il pullman Pettinelli che le aspettava per portarle in albergo aveva un’amara sorpresa. Forzate le portiere che contenevano i borsoni della squadra e portato tutto via, nel più assoluto silenzio, con l’aiuto di una sospettosa macroscopica lentezza del servizio al ristorante.
Rubati diciassette borsoni, documenti e biglietti aerei. E nelle valigie oltre a materiale sportivo e scarpette di un certo valore economico anche pigiami per la notte, giubbini, abbigliamento… Solo tre le borse risparmiate, insieme a quella contenente le divise della squadra; per fortuna si trovavano in un altro scompartimento del pullman. Ormai a Roma, impossibile la trasferta. E dopo non poche trattative telefoniche con la Federazione, la partita è stata rinviata senza attribuirla persa a tavolino, come all’inizio si era ipotizzato.
Sarebbe stato il colmo! Dopo il danno la beffa.
Sonia Sdogati