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Malati di Niente 2005 rassegna di arte, spettacoli e laboratori espressivi

A Jesi contro pergiudizi ed emarginazione


Dare voce ai “senza voce”, agli “invisibili” della nostra epoca, a coloro che sono strozzati dalle forti mani del pregiudizio e dello stigma sociale. E’ l’intenzione di MALATI DI NIENTE 2005, iniziativa promossa da Comune di Jesi (Assessorato ai servizi sociali), Regione Marche, Associazione culturale Asiamente, Comunità Alloggio Soteria, D.S.M. Asur zona territoriale 5, in collaborazione con cooperativa sociale COOSS Marche, Centro Sociale TNT e Teatro Pirata.
Sempre meno “rassegna”, sempre più grande contenitore di iniziative di promozione della salute mentale e di reti di solidarietà, il “marchio” MALATI DI NIENTE giunge quest’anno alla sua quinta edizione con un fitto programma di iniziative di carattere comunicativo-aggregativo. Quest’anno la rassegna si svilupperà su due assi fondamentali: la famiglia come risorsa alla promozione della salute mentale e all’integrazione sociale; la relazione tra strutture del DSM e le Scuole medie superiori, come momento di comunicazione e “antidoto” alle politiche neomanicomiali.
Nel cartellone di MALATI DI NIENTE – che si articola da marzo a maggio – entreranno dibattiti, spettacoli teatrali, concerti, mostre fotografiche e di pittura, proiezioni video, sfide…sportive. La rassegna sarà poi attraversata da due laboratori espressivi: un laboratorio espressivo teatrale corporeo (con Yves Lebreton, dal 7 all’11 marzo) e un laboratorio di arteterapia. Non mancherà, come lo scorso anno, la collaborazione con le scuole medie superiori del territorio, in particolare nell’ambito del laboratorio di arteterapia condotto da Luca Lavatori, e nella giornata dedicata alle esperienze del Centro Sollievo di Jesi: accanto agli operatori lavoreranno alcuni studenti dell’Istituto d’Arte, del Liceo delle Scienze Sociali e dell’ITAS.
Anche per questa edizione continua l’attenzione verso le esperienze di psichiatria “altra” sviluppata in Francia e in Argentina attraverso l’Atelier du non faire di Parigi (già ospite della scorsa edizione) e Radio La Colifata, una emittente libera gestita da pazienti dell’ospedale neuropsichiatrico José T. Borda di Buenos Aires, che trasmette in tutto il mondo.
Da annotare, per l’alto valore scientifico, i dibattiti: giovedì 17 marzo al Teatro Studio San Floriano (ore 17,30) si terrà la tavola rotonda sul tema “La legge 180 come progetto politico sul territorio: la famiglia e la comunità come risorsa”, con la partecipazione di Luigi Cancrini, Alfredo Canevaro e Vito Inserra. Il 7 maggio tavola rotonda sul tema “L’istituzione negata: prove tecniche di rivoluzione” con Simonetta di Girolamo (Atelier du non faire), Alfredo Oliviera (Radio La Colifata), Gilberto Maiolatesi (responsabile Soteria) e Radio Fragola di Trieste. Nel corso della stessa giornata verrà presentato un video sull’esperienza dell’ospedale psichiatrico di Buenos Aires. Il 13 maggio protagonista sarà Giuseppe dell’Acqua, il successore di Franco Basaglia al DSM di Trieste: a Palazzo dei Convegni presenterà il suo libro “Fuori come va?” (ore 16) e quindi prenderà parte alla tavola rotonda (ore 17) dal titolo “L’inverno è finito: diamo un’opportunità alla parola”. All’incontro prenderanno parte anche Massimo Mari, Armando Bauleo, e la scrittrice Clara Sereni, già vicesindaco di Perugia e fondatrice della “Città del Sole” che si occupa di disagio psichico.

Pubblicato Venerdì 18 febbraio, 2005 
alle ore 13:59
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