Onore a Riva del Garda. La Goldengas ci ha provato fino alla fine ma non c’è stato nulla da fare. Le rotazioni minori per le squalifiche di Barantani e Pazzi, le non perfette condizioni di altri biancorossi e la prestazione poco brillante di altri senigalliesi, non hanno consentito alla Goldengas di frenare il passo di Toppo e compagni.
Si comincia e i ragazzi di coach Billeri volano immediatamente sullo 0 a 6. Per la Goldengas la strada è già in salita. Corsini suona la carica con una conclusione da oltre l’arco ma Toppo dall’altra parte è incontenibile. Al termine del primo quarto per lui ci sono già in carniere 10 punti. La concretezza dell’ala di coach Billeri dà il via alla prima fuga dei trentini che al 7′ sono sul +10 (13 a 23). Dopo due tiri sbagliati, Berlati diventa protagonista e infila una serie di canestri consecutivi. Il gap si riduce così a 5 lunghezze sul suono della prima sirena.La rincorsa dei padroni di casa continua. E’ Matteo Panichi a siglare la parità sul 27 a 27. Tra i padroni di casa nel secondo quarto ha fatto il suo rientro in campo a suon di record Giacomo Gurini, subito incisivo e determinato. Alla ripresa il match riparte ed è di nuovo l’equilibrio a regnare tra le due contendenti. Ma quando i padroni di casa hanno un appannamento, è Gueye a matterla ripetutamente da tre punti ed il divario si allarga. Il terzo quarto è fatale per Senigallia, che accusa l’infortunio del rientrante Gurini ed anche Berlati deve tornare in panca per una contrattura. Sul 59 a 76, la Goldengas tenta l’arrembaggio. I biancorossi pressano, Macchniz accorcia le distanze, Panichi e Benevelli concretizzano all’interno della lunetta. A 3′ e 38″, sul 69 a 77, il Riva del Garda sembra in confusione. La Goldengas accorcia di altri due punti e si entra negli ultimi 120″. Un altro contestatissimo fischio assegna una rimessa da fondo agli ospiti. La Goldengas alza bandiera bianca.
di Lorenzo Ciarloni
dal Corriere Adriatico