La Vigor sta decisamente meglio
Vigor Senigallia 3 Lucrezia 1
Adesso non cominciamo a pensare che il malato sia guarito. Diciamo che sta meglio, che non è più così grave. Diciamo che è stato in grado di tirare, riempiendosi i polmoni, tre bei respiri. Anzi due, perché per il primo di quei tre respiri si è servito dello sfortunatissimo (ma sempre bravo nonostante le 36 primavere) Simone Sereni, che ha interpretato in modo inversamente proporzionale la regola del gol dell’ex.
Il malato, l’avrete capito tutti, è questa Vigor finalmente tornata a vincere. Una Vigor che migliora ma che, tanto per riprendere il filo del discorso, anche ieri ha avuto qualche ricaduta, merito di ùn Lucrezia che ha confermato al Comunale le qualità esibite a Macerata. Tant’è vero che il risultato è rimasto in bilico sin oltre il 90′: Traiani (zampa fatata rotto rete, sulla misura corta non ne sbaglia una) ha messo nel sacco il gol liberatorio a tempo abbondantemente scaduto. La convalescenza, insomma, sarà ancora lunga. Le prossime analisi (domenica 20, ospedale di Caldarola) potranno dirci di più.
Quanto al match, tante le emozioni: tre reti, due pali, un penalty, un discreto campionario di quasi-gol. Partendo da subito: 1′, sventola di Madau, Fiorelli smanaccia, Pandolfi non ci arriva per un soffio; 4′, angolo dello stesso Madau (grande prova), deviazione involontaria della cabeza di Simone Sereni nella propria porta: imparabile.La Vigor potrebbe fare 2 a 0 al 9′ (Pandolfi fa il pelo al montante, su assist di Minero), ma il Lucrezia replica col brivido: 23′, testa di Curzi, Moroni respinge, arriva Rondina in corsa, palo esterno.Insistono gli ospiti: tra 25′ e 27′ due superbe punizioni di Lucio Mancini, con Moroni che sulla seconda evita in extremis il gol.L’1 a 1 al 32′: Brunori entra in area, Pandolfi lo mette giù, l’arbitro indica il dischetto e Lucio Mancini non sbaglia. La Vigor si scuote, tra 39′ e 41′ prima Bertozzini poi Minero impegnano Fiorelli.Lucrezia risponde con Bacchiocchi fermato (44′) dall’uscita di Moroni. Poi (45′) Baldarelli crossa, Figueroa cerca la rete e trova la traversa.Avvio di ripresa col botto: 52′, calcio piazzato che Madau esegue mirabilmente, 2 a 1. Lucrezia a un passo dal pari all’ 80′ con una botta di Capotondi che trova sulla linea il piede fatato di Loreti.E a tempo scaduto, Figueroa porge a Traiani il pallone del terzo respiro. Ci voleva.
di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico
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