Questa Vigor e’ senza vigore: Vigor – Mondolfo 0-0
Un Mondolfo sempre aggressivo
La magra di Acqualagna è un’onda lunga: dal Metauro si espande alla valle del Cesano, il Mondolfo ci sale sopra e la cavalca. Da quella magra la Vigor non si è ripresa, e se ieri l’onda lunga non l’ha sommersa è solo perché all’altezza del 12′, quando Goffi ha pennellato a centro area un servizio da Guinness e Martino ha incornato da campione, ci si è messa di mezzo la traversa, che ha evitato uno 0 a 1 su cui ben difficilmente i rossoblù avrebbero potuto recuperare. Perché, diciamolo, nel primo tempo la Vigor ha sfoderato una prestazione che è eufemistico definire disarmante: una sola opportunità (eccellente cabeza di Minero al 2′ su imbeccata di Bertozzini, fuori d’un soffio), poi un lungo campionario di errori e una valanga di palle perse. Non che il Mondolfo facesse di più, ma almeno aggrediva, anticipava, e aveva a lungo prevalso per possesso palla.L’intervallo ha chiarito le idee ai padroni di casa, più intraprendenti e combattivi nella ripresa, come dimostra la cronaca: Figueroa al 49′ (Polverari bravo a deviare), Traiani al 50′ (ancora vigile il guardiano ospite), Pandolfi al 65′ (grande assolo in area), Minero al 69′ (colpo di testa fuori d’un niente), Montanari al 72′ e Figueroa all’ 83′, con Polverari ancora sugli scudi. Pericolosi anche gli ospiti all’altezza del 77′, quando Moroni respinge su calcio d’angolo e Goffi spara al volo, chiamando il portiere a una eccellente risposta.Vigor meritevole, nella ripresa, dell’attenzione di qualche santo? Forse sì, ma quello stesso santo avrebbe prima dovuto coprirsi gli occhi per non vedere i 45′ iniziali. E’ comunque chiaro che se a inseguirla è “questa” Vigor, la Maceratese puo concedersi il lusso di perdere non una, ma anche tre o quattro partite di fila. Semmai dovrebbero essere i rossoblù a guardarsi le spalle.Ma va detto che ieri non c erano Loreti, Madau, Goldoni, e che se la rosa è corta è inevitabile che le difficoltà affiorino, seppure la sostituzione di Minero ci abbia lasciato un po’ perplessi. Ci sarà tempo per ragionarci sopra, anzi il tempo non c’è: fra due giorni si va a Montegiorgio, e ameno lì speriamo che quell’onda malefica non arrivi.
di Raoul Mancinelli
dal Corriere Adriatico
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