Si è chiusa alla Mole Vanvitelliana, dopo un mese di allestimento, la mostra Umbertì, l’ultimo re di Ancona, personale figurativa di Tommaso Buglioni, dedicata al più famoso clochard della città.
Nelle quattro settimane di apertura, è stato registrato un vero e proprio successo di pubblico che ha potuto apprezzare le 17 tele che l’artista ha dedicato a questo bizzarro personaggio, i 3 lavori ispirati da un barbone newyorkese e una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Buglioni.Si conclude così, idealmente, la prima fase di un progetto che l’artista ha fatto nascere diversi anni fa quando, girovagando per strade che non sempre appartenevano alla propria città, ha incontrato personaggi in grado di trasmettergli un’urgenza espressiva: nascono così le tele dedicate al barbone di New York e le elaborazioni effettuate su una foto di Umbertì realizzata da Luigi Alberto Pucci.
"E’ stato un viaggio faticoso – ammette Tommaso Buglioni – ma che mi ha riempito di grandi soddisfazioni. Direi che la parola chiave di questa iniziativa potrebbe essere la scoperta. La scoperta della vivacità della gente comune di Ancona che ha accolto questa mostra con un calore inimmaginabile e si è dimostrata all’altezza di una città bella come la nostra. La scoperta di un’Ancona che ricorda con affetto uno dei suoi figli più emarginati e lo celebra non solo con la mia esposizione ma con aneddoti e sorrisi così come ho visto fare il giorno dell’inaugurazione. Credo anche che i cittadini abbiano scoperto Tommaso Buglioni, la sua arte e il suo amore per questa città, mettendo in secondo piano Tom Tattoo.Certo – continua l’artista – ci sono stati anche aspetti deludenti nella realizzazione di questo progetto: ho sentito poco sostegno da parte delle istituzioni e delle aziende locali. Abbiamo trovato molte porte chiuse e un po’ di indifferenza. In questa congiuntura economica trovare risorse è certamente difficile, ma gli anconetani mi hanno dimostrato la validità di questo progetto e la necessità di "fare cultura" attraverso esperienze in grado di coinvolgere ognuno di noi.Per questo voglio ringraziare chi ha creduto in questo progetto: le Gallerie Auchan – Centro Commerciale Auchan di Ancona e la testata Piazza".
Fedeli allo spirito che ha ispirato "Umbertì, l’ultimo re di Ancona", nel corso dell’esposizione sono stati raccolti fondi per l’associazione La Tenda di Abramo che da 14 anni gestisce a Falconara una casa per la prima accoglienza ai senzatetto.
La mostra si avvale per l’organizzazione, la comunicazione e le Relazioni Pubbliche di Marche Meeting, azienda di comunicazione, eventi e R.P. di Senigallia.
da Marche Meeting