Nell’introdurre la presentazione del programma 2004/2005 della Scuola di Pace, l’Assessore Albani ricorda l’alto valore e qualita’ delle iniziative.Sottolinea l’orgoglio che la Scuola di Pace e ‘ per la citta’ di Senigallia, una Scuola di Pace che e’ definita la migliore in assoluto a livello nazionale in quanto a progettualita’.Il professor Mencucci entra nel merito del programma e ricorda due ricorrenze importanti: i dieci anni della scuola ed il 60esimo della Liberazione. Due ricorrenze che hanno inciso sulla scelta del programma di quest’anno che non a caso s’intitola “Lotte e passioni per la Democrazia” con un’attenzione tutta particolare ai giovani che in questi anni hanno dimostrato tanto interesse per le iniziative della Scuola di Pace.Ci sara’ ad esempio Vittorio Agnoletto che incontrera’ i giovani e scambiera’ con loro opinioni sulla Democrazia, ma anche Scorribande e la musica, con un concorso che premiera’ il testo piu’ vicino alle tematiche della pace, il premio sara’ l’esibizione del gruppo alla serata dedicata ai padri fondatori della Scuola.Ricorre quindi il decennale della Scuola di Pace di Senigallia intitolata a Vincenzo Buccelletti il padre fondatore, nata dalla collaborazione con la CGIL ed il movimento della pace, per la prima “battaglia” contro i missili a Comiso.”Una ricorrenza che vogliamo celebrare semplicemetnte proseguendo la nostra opera di diffusione della cultura della Pace” dice Giorgio Candelaresi.Tanto piu’che e’ in periodi bui come questo, che e’ necessario rafforzare l’idea che la Democrazia non puo’ che fondarsi su un rifiuto profondo della violenza, ed il ricordo del sessantennale deve essere una sfida per cercare di togliere quella patina di ipocrisia e ricordare il ripudio alla guerra sancito dalla nostra Costituzione (art.11).Saranno personaggi come Nicola Tranfaglia, Mario Lodi, l’On.Nesie il sindaco Veltroni a ragionare sulla Democrazia, mentre sabato 13 novembre sara’ la vittima per l’eccellenza dell’intolleranza, Giordano Bruno ad aprire il il programma.Un programma ricco, intenso, pieno di significato, per ridare un senso vero alla “democrazia”, contro tutte le intolleranze, per una cultura di pace a cui siamo tutti chiamati a partecipare con piccoli ma significativi gesti quotidiani, goccia dopo goccia.
di Maria Pettinari