Entro il mese di Febbraio 2005, l’ospedale di Senigallia si dotera’ di un’apparecchiatura di risonanza magnetica che, per la sua alta tecnologia, rendera’ unica in Italia la struttura ospedaliera di Senigallia.E’ un Sindaco Angeloni visibilmente soddisfatto per il lavoro svolto che l’annucia alla stampa, ringraziando tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo risultato. In particolar modo coloro che hanno supportato economicamente il progetto, sopperendo alle carenze di una finanziaria e di una politica economica del paese piuttosto preoccupante da questo punto di vista, e cioe’ la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e la Banca delle Marche. L’ennesima riprova che la sinergia tra pubblico e privato sa far crescere in progresso e cultura un’intero territorio. Una sensibilita’ che e’ propria della tradizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e della Banca delle Marche, spiega il Presidente Tardioli, impegnate non solo in questo ma anche in altri progetti sia culturali che sportivi.Un grande impegno economico, quello per la risonanza magnetica, che si concretizza in un’impegno gia’ preso per 390.000 euro triennali e 260.000 euro per altri due anni con lettera d’intento, prosegue il Presidente Banca Marche Perini, che ha permesso questo successo. Rilancio quindi dell’immagine e del prestigio della struttura ospedaliera senigalliese che con questa sofisticatissima attrezzatura, si colloca all’avanguardia nella metodica della risonanza magnetica "aperta", la prima attrezzatura di questo tipo ad essere montata in Italia.Il sistema di risonanza aperto, si rende particolarmente adatto per i pazienti obesi o claustrofobici, permette di eseguire l’esame con solo una parte della macchina, cio’ significa che un familiare puo’ rimanere vicino al proprio caro, o al proprio figlio.La Regione Marche ha gia’concesso l’aumento di personale in modo tale da poter raddoppiare i turni ed aumentare gli orari.Un significativo risultato, per la citta’, per il futuro del nostro ospedale ma soprattutto una battaglia vinta nella salvaguardia del diritto alla salute di tutti i cittadini.

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di Maria Pettinari