Non c’è l’attacco, reinventato per le assenze di Minero, Simone Rossetti e Coppa. Non c’è la parità numerica (Papagno espulso al 30′). Ma il cervello è collegato. La Vigor vince così, usando il cervello. Gestisce un match spigoloso, piace nel primo tempo e tiene botta nella ripresa. Morale: due gol nel carniere, terza vittoria consecutiva, una classifica (secondi a -3 dalla Maceratese) che si fa interessante. E Luca Angiolani imbattuto, se abbiamo fatto bene il conto, da 319 minuti. Tutto in virtù di quel cervello che funziona. Giuliani non aveva un attaccante che fosse uno e ha iniziato schierando in prima linea Figueroa con la consegna di favorire, sui fianchi, gli inserimenti di Papagno e Pandolfi. Ma Papagno si è fatto cogliere in una gomitata galeotta al 30′: non un fallo cattivo, piuttosto una grossa ingenuità sancita forse con severità eccessiva dal fiscale direttore di gara. A quel punto il match avrebbe potuto mettersi male. I rossoblù (partiti con un pregevole mancino di Loreti al 4′) stavano già vincendo 1 a 0. Al 20′ Figueroa aveva risolto una mischia in cui avevano messo il piede Baldarelli, la cabeza Pandolfi e, forse, la mano Monini. Ma, con davanti un’ora di partita in debito di un uomo, l’1 a 0 sarebbe potuto non bastare. E invece è stata di nuovo la Vigor a farsi viva prima col micidiale calcio franco di Loreti al 40′ (gran volo di Mezzabotta e palla in angolo), poi – sul corner seguente – con la rete di Pandolfi che controlla e mette nel sacco, bravo lui e forse un po’ allegrotta l’ultima linea ospite. Dopo di che è il Montegiorgio a premere. Tre occasioni importanti, Guardabascio al 63′ (fuori da invidiabile posizione), Fagiani al 78′ (tiro della pupa a due passi da Angiolani), ancora Fagiani all’82’ (fuori bersaglio, su invito di Silipo). Ma vanno a concludere anche Liberti al 65′ e 68′, Nerpiti al 73′, lo stesso Guardabascio all’86’, mentre la Vigor risponde con due apprezzabili tentativi di Loreti (71′ e 81′). E domenica potrebbe finalmente esser la volta di Minero…
di Raoul Mancinelli