Settembre coincide con l’inizio del nuovo anno scolastico e con quel misto di timori e di speranze che questo importante appuntamento porta inevitabilmente con sé.Avevo pensato, rivolgendomi come di consueto al mondo della scuola che ricomincia il suo cammino, di ribadire una volta di più la centralità della formazione e dell’istruzione, da intendersi come beni preziosi per disegnare il futuro dei nostri giovani. Oggi però, dopo la tragedia di Beslan e lo stillicidio continuo dei bambini vittime della guerra, della fame e delle malattie in tanti angoli del mondo, è impossibile soffermarsi soltanto sul nostro microcosmo locale. Non si può parlare delle tariffe invariate o delle mense rafforzate, avendo ancora negli occhi la visione del dramma della scuola russa. Quando la sacralità dell’infanzia viene così drammaticamente calpestata, è la stessa idea di umanità ad uscire compromessa. Il senso autentico della convivenza civile tra gli uomini rischia di smarrirsi, restando in balia dei furori più ciechi e della barbarie più assoluta.Proprio per questo però, l’avvio dell’anno scolastico finisce con l’acquisire un significato simbolico ancora più ampio.Infatti è la scuola , oggi più che mai, ad essere chiamata a svolgere un ruolo di ricomposizione di quelle fratture che le violenze quotidiane alle quali assistiamo rischiano di produrre nel nostro tessuto sociale e nelle vite dei nostri figli. E’ ad essa che spetta il compito di provare a cancellare dai ricordi dei ragazzi le immagini di morte provenienti dalla palestra dell’Ossezia. E’ la scuola la comunità chiamata a riaffermare giorno dopo giorno il bene supremo di un’educazione costante ai valori della pace, del dialogo, del rispetto della vita e della dignità dell’uomo.E’ con questi valori ben presenti nella mente e nel cuore, che ci accingiamo a vivere questo avvio dell’anno scolastico, consapevoli che al grado della loro affermazione è legata la qualità del futuro dei nostri figli.
Buon Anno scolastico a tutti.

Luana Angeloni
Sindaco di Senigallia