E’ arrivata e se ne e’andata la Fiera di Sant’Agostino
Una magia che si ripete ogni anno
Non so se ai bambini di oggi la Fiera di Sant’Agostino faccia lo stesso effetto di quando ero bambina io. Chissa’, se provano le stesse emozioni, la stessa aspettativa di un regalo, del mitico croccante, o di un palloncino colorato. Le bizze ed i capricci, la curiosita’ ed il babbo che ti tiene per mano forte per paura di perderti nella folla.In ogni modo e’ una tradizione che non cambierei e non mi perderei per niente al mondo, se non altro per quei strani “aggeggi” che caratterizzavano ogni edizione della Fiera, che una volta portati a casa con soddisfazione, non si capiva piu’ a cosa servissero, nonostante la strabiliante performance del venditore.Ah, saperlo!!! Oggi si sarebbe potuto stilare un catalogo degli oggetti piu’ affascinanti proprio perche’ inutili!Con il tempo e’ sempre piu’ difficile trovare degli aspetti di originalita’, qualche oggetto o qualche curiosita’ etnica che non si veda anche nei mercati settimanali, ma la Fiera di Sant’Agostino, per fortuna resiste e continua ad essere un punto fermo.
Per l’edizione 2004 secondo me una gran bella novita’ e’ stato il Ristorante VenezuelanoChuru’ Meru’ alla fiera campionaria.Un pezzetto di America Latina ci ha accolto all’ingresso con un piccolo cocktail di benvenuto. Un locale ben strutturato con pareti dai colori caldi, ed un servizio simpatico di camerieri all’occorrenza ballerini di salsa, merengue e bachata.E musica e balli che ci/mi hanno coinvolto in un turbinio di allegria e spensieratezza. Tutto documentato!
di Maria Pettinari
Guarda Alegria che balla…slurp! (Video in formato mpeg – 3,44 MB)
Guarda Maria che balla…bleah! (Video in formato mpeg – 1,91 MB)
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