Arcevia, chiuso il campeggio islamico
Musulmani e cattolici sono piu' vicini
E’ apparso visibilmente soddisfatto il presidente dell’Ucoii Mohamed Nour Dachan alla conclusione del XXXV campeggio islamico ad Arcevia. "Il consuntivo del convegno – spiega – è molto positivo ed ha superato le aspettative sia per la risonanza mediatica sia perché, nella costruzione di una società più coesa, stiamo ponendo delle pietre miliari. Dobbiamo lamentare soltanto un afflusso di persone inferiore al previsto, soprattutto dal nord Italia, ma questo è da imputarsi alla prossima apertura delle scuole e alle fabbriche che in molti casi hanno ripreso a pieno ritmo. Tra i nostri partecipanti infatti prevalgono interi nuclei familiari". Ad onta degli eventi internazionali che hanno rischiato di alterare il clima di distensione del meeting, gli incontri con personalità di altre religioni e della società civile occidentale sono stati davvero molto costruttivi. Anche il sindaco di Arcevia Silvio Purgatori esprime compiacimento per i messaggi di apertura che sono scaturiti dal convegno. "La soluzione per una società più integrata – dichiara – è favorire il dialogo e l’incontro. Bisogna comprendere le esigenze altrui; tutti devono proseguire nella stessa direzione pur mantenendo la propria identità". La cittadinanza ha reagito in modo positivo. Già da tempo infatti si è abituata ad una collaborazione discreta, tanto da aver contribuito alla realizzazione di una partita di calcetto tre anni addietro tra le diverse etnie. "Sarà possibile concretare – aggiunge Purgatori – un futuro di successo, come recita il titolo di uno degli incontri di questi giorni, anche dal punto di vista economico. Lo ha fatto rilevare in maniera efficace l’imprenditore Francesco Casoli che vi è intervenuto". La politica di integrazione farà un netto balzo in avanti con la prevista costruzione ad Ancona di una moschea, fatto che si pone come un vero e proprio evento perché, a ben guardare, esistono nelle altre città soltanto edifici "adibiti" a luoghi di culto. "Il terreno per la costruzione è stato individuato presso il cimitero delle Tavernelle – spiega Dachan – L’iniziativa non mancherà sicuramente di suscitare ripercussioni e forse qualche controversia, ma per la costruzione di una società multirazziale è fondamentale non ghettizzare ma creare spazi adeguati per chi si vuole integrare".
di Matteo Bettini
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