"Abbiamo gia’ individuato l’area dove sorgera’ la Moschea di Ancona, che avrà valenza regionale.Stiamo valutando con i tecnici i vari aspetti del progetto. Certamente la realizzazione della struttura comporterà responsabilita’ non soltanto per i musulmani, ma anche per tutti i cittadini, che saranno chiamati ad una convivenza ancora più stretta".L’annuncio del vice sindaco di Ancona, Gianni Giaccaglia è stato accolto da un applauso dall’ Unione delle comunità islamiche riunita all’hotel "Alle Terrazze" di Arcevia. "La Moschea aprira’ di sicuro un dibattito – ha aggiunto Giaccaglia -. Ma se i presupposti dell’integrazione vanno nella direzione di condannare il fondamentalismo e lavorare per la pace nel reciproco rispetto,. crediamo non ci saranno problemi. E da ieri la comunita’ islamica in Italia ha tre amici in più. L’Unione dei musulmani,riunita all’hotel "Alle Terrazze" di Arcevia ha voluto infatti tributare un riconoscimento al noto cardiochirurgo Carlo Marcelletti (richiamato d’urgenza per un delicato intervento), al ragioniere commercialista Marco Nacciariti ed alla consigliere regionale Silvana Amati. "Tre persone impegnate nei diversi settori, ma che ci sono state vicine e ci hanno aiutato nel nostro percorso verso l’integrazione – ha sottolineato il presidente dell’Ucoii, Unione comunità islamiche in Italia, Mohamed Dachan Nour – .Nonostante i numeri, la nostra non è una forza economica né politica"."Sono onorata di questo riconoscimento e di un segno di affetto importante – hadichiarato Silvana Amati -.Credo che abbiamo percorso molta strada assieme e non ci siamo mai sottratti a momenti di confronto. Un rapporto che deve alimentarsi soprattutto in questo momento delicato e difficile."Anche Nacciariti ha ringraziato l’Ucoii per l’attestazione di stima, auspicando una positiva collaborazione per il futuro.A salutare la comunita’ islamica, anche il sindaco di Arcevia, Silvio Purgatori, l’assessore provinciale, Raffaele Bucciarelli ed il generale Antonio Reho. "L incontro di Arcevia coincide con un momento di tensioni internazionali -ha affermato Purgatori -. Certo è che la società multietnica è un processo che non può fermarsi; quindi dobbiamo organizzare il futuro ben sapendo che esistono oggettive difficolta’ pensiamo agli ospedali, ai cimiteri, ai tempi per la preghiera o ai programmi scolastici. L’Islam è una delle sfide più difficili per l’Occidente, ma anche la più affascinante se saranno superati i pregiudizi" "Arcevia è diventata ormai punto di incontro per la comunità islamica – ha osservato Bucciarelli – . Dobbiamo ricordarci di quando anche noi siamo stati emigranti per realizzare una società interculturale partendo dal presupposto di rispettare la dignita’ personale e costruire la pace".
di Sandro Galli