Progetto estivo di accoglienza per i bambini del Saharawi
Senigallia per la solidarieta' e l'autodeterminazioni dei popoli
E’ stato presentato al Comune di Senigallia alla presenza dell’Assesssore ai Servizi alla Persona, ai volontari della Caritas ed al presidente del Comitato Nazionale di Solidarieta’ con il Popolo del Saharawi, un progetto di accoglienza estivo per i bambini di questa popolazione del Sahara. Iniziativa che ha preso il via nel 1999 dalla Regione Marche e da alcune amministrazioni comunali e grazie al lavoro dei volontari della Caritas che si occupano dell’aspetto creativo/educativo dei piccoli ospiti.Un’iniziativa questa non solo solidaristica ma che assume connotati politici, di appoggio alla lotta non violenta del popolo del Saharawi per la propria autodeterminazione, con l’auspicio che la resistenza pacifica possa diventare un giorno mezzo di risoluzione pacifica dei tanti conflitti in corso nel mondo.La terra contesa, e’ una terra ricchissima di minerali che si trova tra il Marocco, l’Algeria e la Mauritania. Si tratta di una mancata decolonizzazione, di un non rispetto del diritto Internazionale con risoluzioni ONU rimaste inapplicate, e questo popolo con propria lingua e cultura si ritrova senza stato e senza indipendenza.I circa 200000 Saharawi dei campi profughi dell’Algeria, hanno realizzato una sorta di “Stato in Esilio” in cui le tendopoli vengo suddivise con il nome di una provincia saharawi di provenienza in modo tale da non disperdere il patrimonio culturale e l’identificazione con la patria di origine.Nel 1991 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato la risoluzione 690 che mette in moto la macchina del referendum per permettere al popolo Saharawi di scegliere liberamente tra integrazione al Marocco e l’indipendenza.Purtroppo pero’ ancora alla fine del 1996 il Marocco aveva di fatto occupato il territorio del Sahara Spagnolo in contrasto con le delibere dell’ONU e il referendum e’ ancora molto lontano.Una delle tante ingiustizie dimenticate quella del popolo Saharawi, dimenticate forse proprio perche’ questo popolo combatte da anni dignitosamente e pacificamente per la propria autodeterminazione ed allora ben vengano iniziative e manifesatazioni di solidarieta’ pubbliche di questo genere, sia per l’aspetto umanitario che per quello politico-internazionale.
di Maria Pettinari
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!