Quasi sicuramente c’è la mano della stessa banda dietro ai furti che negli ultimi tempi si stanno registrando in città e nell’hinterland ai danni delle tabaccherie. Prima era stata presa di mira una tabaccheria a Corinaldo; poi il bar tabaccheria in via “Cellini” e quindi nel giro di tre giorni altri due colpi fotocopia sono stati messi a segno sempre a Senigallia. Proprio mentre sul lungomare una marea di gente stava assistendo ai fuochi d’artificio, qualcuno stava “a suo modo”, lavorando. Approfittando della confusione e dei botti, i ladri hanno ripulito la tabaccheria situata in via Po, a poca distanza dell’ospedale. Dopo aver segato le inferriate di una finestra, i malviventi si sono introdotti nell’esercizio ed hanno arraffato sigarette ed altri articoli per un valore di qualche migliaio di euro. La notte tra sabato e domenica si è registrato un nuovo furto ai danni di una tabaccheria, la “Alessandroni”, in via Mercantini. Qui i soliti ignoti con le stesse modalità si sono introdotti nel negozio. I ladri anche in questo caso hanno forzato una finestra laterale e sono fuggiti con sigarette e schede telefoniche per un bottino che si aggira sui 40mila euro. In passato altri furti di minore entità si erano registrati in diversi esercizi, anche se in qualche caso erano spariti soltanto spiccioli, sicuramente arraffati da qualche tossico. Ora invece l’ipotesi che dietro la serie di colpi ci sia una banda ben organizzata, fa pensare che vi sia un commercio illegale soprattutto di sigarette, ma anche di schede telefoniche. I carabinieri, intervenuti per gli accertamenti hanno avviato le indagini che naturalmente non si profilano di facile soluzione. Non è escluso che il giro di vite dei controlli al porto di Ancona legato all’allarme terrorismo ed i numerosi sequestri di sigarette di contrabbando allo scalo dorico, abbiano in qualche modo provocato scarsa disponibilità di merce sul mercato. Si tratta di un’ipotesi al vaglio degli investigatori, anche se si deve tener conto anche della microcriminalità comune.