Bagni per disabili, ma inaccessibili
Sul lungomare Mameli quattro strutture prive di passerella
Ancora un’altra difficoltà per chi è costretto a vivere in carrozzella. Sul lungomare Mameli, andando verso nord direzione Cesano, il comune ha collocato, all’ingresso della spiaggia quattro bagni pubblici predisposti per l’utilizzo da parte dei portatori di handicap. Il paradosso vuole che pur essendo perfettamente a norma, i bagni non siano agibili per la mancanza di un’adeguata passerella di collegamento che dal marciapiede conduce ai servizi igienici.”E’ difficilissimo raggiungere i bagni – spiega l’accompagnatore di un disabile – perche’ le ruote della carrozzina affondano nella sabbia; spesso dobbiamo chiedere aiuto ad un’altra persona affinché, facendo leva, alziamo la carrozzella di peso. Tutto ciò è ancora più assurdo se pensiamo che per un disabile non accompagnato, che vuole farsi un giro al mare da solo, arrivare ai servizi igienici è praticamente impossibile”. Il Gruppo società ambiente di Senigallia ha da tempo espresso solidarietà ai portatori di handicap e chiesto all’amministrazione comunale un intervento per rispondere alle richieste di chi deve fare i conti con una vita in carrozzina.Anche il vicepresidente dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra Piccinini ha lavorato a lungo per sensibilizzare l’opinione pubblica e per arrivare all’abbattimento delle tante barriere architettoniche che rendono difficile la quotidianità di un disabile. Sulla stessa linea Franco Civelli, il signore in carrozzella che dalle pagine del Corriere Adriatico ha messo in luce la mancanza di scivoli mobili, porte scorrevoli, e rampe d’accesso in molte strutture senigalliesi, così come il suo amico Enea Discepoli della tele-street Studio Zelig. L’amministrazione ha risposto a tali necessità intervenendo in molti tratti del lungomare, in alcuni marciapiedi, agli ingressi di edifici pubblici e di plessi scolastici. L’abbattimento più recente riguarda l’accesso al punto nevralgico della città, ovvero quello del Ponte 2 Giugno che collega la zona Porto al centro storico. L’assessore ai Servizi alla persona Massi ha dichiarato che: “I problemi di Senigallia sono quelli di molte altre città il cui sviluppo urbanistico è cresciuto in un’ottica che ha escluso i disabili. Ora le cose cambieranno”.
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