In teoria istituire un festival in onore di Lucio Battisti in una calda serata estiva, in una piazza di un ameno e tranquillo paese dell’entroterra senigalliese, Ostra Vetere appunto, non sarebbe scandaloso, anzi, iniziativa lodevole. Ma se in questo paesello a sorpresa, due mesi fa e’ stato eletto un sindaco di Alleanza Nazionale, l’iniziativa assume per forza un altro aspetto. E se poi il Sindaco neo-eletto, non pago, decide di intitolare una piccola piazzetta al cantautore laziale, la cosa diventa inquietante.E’ vero, un paio di mesi, estivi per giunta, sono ancora pochi per giudicare l’operato di un Sindaco e di un’Amministrazione. Aspetteremo quando si comincera’ finalmente ad operare per il bene della colletivita’, come ogni amministrazione dovrebbe fare, con correttezza e rispetto delle regole democratiche. Per il momento speriamo che sia una boutade estiva priva di qualunque significato, anche se il sospetto che ad Ostra Vetere, come a livello nazionale, il centro destra governi con gli effetti speciali e’ molto ma molto forte.
Questa mattina dal Corriere Adriatico:

“E’ sconfortante per me dover assistere, ormai quotidianamente, alle eccentriche iniziative assunte dalla Amministrazione Comunale del mio paese.Dopo una estate che ha visto la nostra piazza principale e chiostro annesso trasformati in un campo da calcetto e calcio-tennis ed in un deposito attrezzature, e le attività culturali e di intrattenimento incentrate prevalentemente su baccanali e “caciarone magnatorie”, ecco venir fuori una proposta a dir poco sconcertante: dedicare una piazza al cantante Lucio Battisti con annesso e promesso concorso canoro.E’ evidente che Lucio Battisti, pilastro della musica italiana, icona di diverse generazioni di giovani e non più giovani, non c’ entra nulla in questa storia.C’entra invece una idea del governo del territorio che reputo offensiva ed umiliante. Intanto la motivazione di questa scelta ed individuata nella grande passione che da sempre l’attuale sindaco nutre per il cantautore. Motivazione sconcertante, in quanto essere sindaco di un paese o di una città vuol dire interpretare e valorizzare le vocazioni della comunità e non rendere monumentali le proprie passioni. Tale approccio ha, nella storia, qualche precedente più illustre, che è poi sfociato nel culto della personalità ed in esperienze spesso drammatiche.Ma, come ci hanno insegnato, il dramma, quando si ripete, diventa farsa. E allora sarà possibile che, quando il Sindaco riterrà opportuno “monumentalizzare” le proprie passioni alimentari, ci ritroveremo con “Via degli Spaghetti”, “Via della porchetta”.Cortese sindaco, siamo seri. Eviti di cedere ad iniziative estemporanee, fumose, capaci di solleticare l’interesse solo per la stravaganza e la bizzarria di ci= che propone. Si dedichi invece, contenendo la sua autoreferenzialità, ad un lavoro meno visibile ma più proficuo, teso a creare occasioni di crescita sociale e civile della comunità, in sintonia con la sua storia e le sue radici.Vede, l’assurdo di tutto questo è dato dal fatto che una cosa la condividiamo: la passione per Lucio Battisti. Solo che io, al contrario di lei, ritengo che le passioni vadano protette, difese con discrezione e riservatezza e non utilizzate con tanta spregiudicatezza. Anche per una questione di stile”.

Ebbene alla mia cara e sicuramente simpatica concittadina, devo pero’ dire che non condivido assolutamente la scelta dell’anonimato che in qualche modo , secondo la mia morale politica, inficia tutta la bonta’ dell’iniziativa.La protesta, l’opposizione, il dissenso, fanno parte delle regole del gioco democratico.Un’Amministrazione di centro sinistra ha perso, una di centro destra ha vinto, un Sindaco, Massimo Bello, governa, un’opposizione visibile e ben identificabile possibilmente, controlla-vigila-contropropone-controinforma, insomma in una parola: si oppone.
di Maria Pettinari