SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Omicidi a Senigallia – 5° Puntata

Di David Oslo

530 Letture
commenti

Religiosi&Religiose
Un’altra importante e capillare fonte di informazioni distribuita sul territorio è quellafitta ragnatela in cui il cittadino si impiglia tutto l’anno, ed è costituita dalmunicipio, dalla vecchia mutua oggi assl, dalle banche, dai vigili urbani,dall’ufficio delle imposte, dagli uffici postali, tra questi vanno annoverati anche senon sono uffici, gli ospedali, le cliniche private, il pronto soccorso, e via dicendo.Notai e avvocati sono altri personaggi indispensabili per tracciare le geometriecaratteriali di un individuo che per qualche ragione , contratti, vendite, acquisti,contenziosi ecc.. a fatto ricorso a loro.Altre preziose informazioni provengono dalla parrocchia.Nel paese la parrocchia ha sempre avuto rilevanza come guida e riferimento per lefamiglie dei nativi e dei residenti che sempre in maggior numero non sono originaridel luogo.Del rapporto tra il prete e i carabinieri non c’è niente da dire perche’ entrambidovrebbero operare per il bene della comunita’. Ma anche fra le due istituzioni quando è necessario vi è una uno scambio di informazioni utili, o a salvare l’anima, o a mandare qualcuno in galera.Una delle strade che collega il borgo al successivo paese nasce dalla piazzaprincipale. A est costeggia la collinetta su cui troneggia la chiesa e la dimora delsacerdote, a ovest fiancheggia il modesto campo sportivo e la altrettanto modestapalazzina che sorge isolata da altri stabili dove sono ospitate alcune suore, chedurante l’anno nei locali a piano terra gestiscono l’asilo.La parte posteriore della costruzione è dotata di un giardino ben recintato e munito diquei giochi adatti a divertire i piccoli ospiti. L’area degrada dolcemente fino alla proprieta’ di reno.Dalle camere in cui alloggiano le religiose lo sguardo spazia sulla campagnacircostante a perdita d’occhio. Un luogo delizioso adatto al bisogno di pace delle suore. Solamente nelle afose notti estive, quando il vento di mare soffia verso l’interno, giungono attutite le voci roche degli avvinazzati che bivaccano da reno.
Come sempre
A prima vista nel borgo la vita fluiva come sempre. Qualche ragazzino per andare al bar a raggiungere i coetanei inforcava, spavaldamente il motorino, lasciandosi alle spalle il casco e i rimproveri della madre , ma guadagnandosi la muta approvazione di qualche compagno , e forse, cosa a cui tenevano di piu’ , la segreta sbirciata di qualche coetanea, che avrebbe pareggiato e sopravanzato i conti in perdita con la madre.Alle fatidiche ore pomeridiane i due bar si riempivano come sempre di qualchegiovane contadino o qualche operaio proveniente da una delle tante fabbrichettesorte alla chetichella nella zona industriale o sparpagliate sul territorio, i quali dopouna dura giornata tentavano di prendersi la loro piccola rivincita prima ingollandoqualche birra fresca o qualche bicchiere di vino, e poi tentando la fortuna nellatrappola tesa dai furbi , cioe’ infilando qualche banconota da 50000, nelle avidecanasce delle slot machine.Ma se fossero stati girati due cortometraggi uno prima del delitto e uno dopo , sisarebbero notati negli abituali frequentatori dei due bar , o nell’unico negozio dialimentari , non il solito scenario intessuto di battute ridanciane ma un innaturalesilenzio dove le parole inutili erano temporaneamente bandite e gli sguardi eranodivenuti ancor piu’ sfuggenti.Alcuni anziani a cui era stato raccontato il fattaccio erano rimasti palesementeincreduli di cio’ che era accaduto, convinti per una ragione chiara solo a loro, che li si volesse canzonare.Neno uno dei piu’ anziani del borgo ormai immune dagli eventi del mondo nonaveva interrotto le sue abitudini e a chi voleva intessere con lui una conversazionesul tragico episodio, rispondeva scuotendo il capo, o stirando ancor piu ‘le labbraesangui inseguendo con lo sguardo a volte vaquo, il traguardo finale ormai semprepiu’ lugubremente nitido, lasciandosi alle spalle ogni giorno di piu’ le inutilidomande senza risposta.
Tom
Aveva girato da un bar all’altro e adesso che era quasi mezzanotte si era ritrovato,senza piu’ un soldo e mezzo ubriaco seduto al banco dell’arcobaleno, il bar di Tom ,con la prospettiva di essere accusato di un omicidio che non aveva commesso.Lui e tom si erano conosciuti in galera. Sandro scontava gli ultimi mesi di una lungacondanna , mentre Tom saldava un conto rimasto in sospeso , una pena definitiva a15 giorni per rissa.Nelle poche ore in cui i detenuti venivano mandati all’aria in un cortile dove persgranchirsi le gambe era necessario girare in cerchio , data l’esiguita’ dell’area, sierano ritrovati ad avere lo stesso ritmo di camminata e cosi’ avevano fatto amicizia.La galera che è un’ambiente sospeso tra la realta’ della pena, e l’incontenibilenecessita’ del fantasticare sul momento in cui si riacquistera’ la liberta’ , leconoscenze che si fanno sono distorte da questa condizione e le parole che si diconoi detenuti non hanno quasi mai un valore, ma piu’ che altro servono a esorcizzare latensione che aleggia costantemente in quel luogo in cui ognuno e privato di cio’ cheda’ dignita’ ad ogni essere vivente , la liberta’ fisica.Ma tra i cosiddetti delinquenti abituali , si trovano anche molti innocenti, non tantoperche ‘ non hanno commesso i reati loro addebitati, ma perche’ forse nessuno hadetto loro in che mondo vivevano e quali erano e le regole non scritte per non farsifregare dai cosiddetti onesti .Sandro che nella lunga detenzione aveva preso coscienza di come era stato irretito eindotto nel disatroso percorso che lo aveva portato in galera, aveva un grande bisognodi sfogarsi di raccontare la sua storia ma non all’avvocato difensore o a sua moglie oa sua figlia perche’ lo avrebbero deriso, ma a un estraneo a un essere umano cheavrebbe ascoltato la confessione di un uomo che voleva rinascere , non per diventareun altro ma per essere se stesso senza nessuna remora verso gli altri.Cosi’ dopo le prime battute intuendo che Tom non era uno dei tanti pericolosibuffoni che circolano in galera si era aperto e sfogato con lui.Tom lo aveva ascoltato come si fa con un fratello, del resto lui aveva fatto da padre ai suoi due fratelli minori quando prematuramente era mancato il padre.In quei pochi giorni tra i due uomini nacque un’amicizia . Quando arrivo’ il fatidico giorno in cui Tom lascio’ il carcere Sandro pianse come non gli succedeva da moltissimo tempo.Anche Tom senti’ una profonda commozione per quell’uomo che nonostante tuttoera ancora impreparato ad affrontare la giungla che avrebbe dovuto affrontare ilgiorno che sarebbe uscito di galera.Prima di andarsene Tom gli ricordo’ che la porta di casa sua sarebbe stata sempreaperta qual’ora un domani avesse avuto bisogno di un’aiuto.Passo molto tempo finche’ in una calda mattina di primavera a Sandro venneroriaperte le porte del carcere. Rimase come paralizzato dal rumore del traffico , e dal bagliore dal cielo smisuratamente esteso. Ad spettarlo a pochi passi dal cancello dell’istituto di pena vi la macchina dell’avvocato il quale con un colpo di claxson ne attiro’ l’attenzione. Come un naufrago in cerca di un appiglio sicuro, Sandro entro’rapidamente nell’abitacolo sentendosi piu’ protetto dalla prima boccata di liberta’.L’avvocato guido’ in silenzio dirigendosi verso il residence dove aveva affittato anome del suo cliente un mini appartamento e dove da quel momento sandro avrebbealloggiato.Per pagare le spese processuali , il risarcimento alla parte civile e la parcella dellegale , Sandro aveva dovuto vendere uno dei due appartamenti di sua proprieta’ e unterreno. L’altro appartamento era andato alla moglie che subito dopo averlo venduto ritorno’ in inghilterra dai suoi parenti, mollando la figlia in collegio senza avanzareulteriori richieste di denaro, almeno finche’ non avesse trovato un lavoro.Quei pochi soldi che gli erano rimasti , piu’ quello che aveva risparmiato lavorandoin galera gli sarebbe serviti per tirare avanti per qualche tempo , poi , del poi non civoleva pensare del resto a un ex detenuto con sulle spalle un omicidio, nessunoavrebbe ne un lavoro ne un po’ di umanita, sarebbe stato considerato per sempre unappestato da evitare.L’avvocato lo lascio’ davanti al residence con una valigia ormai passata di moda e unmazzo di chiavi nelle mani. Enormemente a disagio sandro ricambio ‘ il cenno di saluto che il legale gli regalo’ prima di alzare i ventri elettrici e scomparire dalla sua vista accelerando la potente BMW metallizzata.
….continua domani

Se vuoi leggere l’opera intera visita www.leggendosiestailtempo.it

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 6 agosto, 2004 
alle ore 18:40
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno