SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa
Immobiliare del Corso standard

Omicidi a Senigallia – 3° Puntata

Di David Oslo

770 Letture
commenti

La pecora nera
Qualcuno si era ricordato che uno dei fratelli di Reno aveva avuto dei grossi guai conla giustizia, rapina e omicidio. Certo non era colpa sua se il fratello dopo aver fallito come imprenditore, aveva cercato di salvare l’azienda entrando in banca non piu’come cliente ma come rapinatore, seminando dietro di se’ anche un morto.A chi gli chiedeva notizie del fratello uscito di galera Rino rispondeva malvolentieri,perdendo di colpo la sua abituale loquacita’.Un fatto era certo, di Rino si poteva dire che era uno sbruffone , qualche volta un prepotente , anche un donnaiolo da strapazzo, ma le uniche occasioni in cui si era scontrato con la legge era per qualche contravvenzione , fatto assolutamente nella norma per chi per tanti anni ha fatto il camionista.Per questo argomento anche le malilengue piu’ accreditate non avevano materialeinteressante da aggiungere.
Ammutolita
Maria nonostante il malore aveva incassato bene il colpo, assomigliava al fratellodefunto, era coriacea, e non appena si era sentita in forze si era fatta accompagnare acasa di Evelin , perche’ sapeva quanto fosse emotivamente fragile la cognata . La casa del defunto si era trasformata in meta di pellegrinaggio.Oltre i numerosi parenti di entrambi i coniugi vi era un andirivieni di amici,conoscenti, che si prodigavano per consolare la vedova, che dal giorno del fattaccioera letteralmente ammutolita. Non era mai stata una gran chiacchierona ma lo shock subito l’aveva prostrata a un punto tale che per nutrirla era stata necessaria la costante presenza di una delle suore della parrocchia, a cui era molto legata spiritualmente .Tra il dolore e lo stupore dei buoni samaritani era nata una chiacchera; si sussurravache Evelin era diventata muta quando il fratello di Reno l’ex carcerato, si erapresentato a casa della vedova in veste di consolatore.Una coincidenza che il paese sempre affamato di pettegolezzi non si era lasciatosfuggire. Addirittura qualche anima buona aveva soffiato sul fuoco accreditando la reazione di Evelin nei confronti del cognato come un esplicito atto d’accusa.Qualcuno doveva pur essere stato a massacrare Reno e chi meglio del fratello gia’patentato come assassino e delinquente poteva ricoprire il ruolo del carnefice ?.Ma a parte le maldicenze tutto rimaneva come prima, ovvero buio assoluto su chifosse il colpevole, e del perche’ un uomo apparentemente senza colpe avesse fattouna fine cosi’.
Lunghe ombre
L’attenuata luminescenza dei raggi solari stava manipolando le casuali geometriedel borgo . Tra poco vaste superfici d’ombra avrebbero sostituito l’ancora vivida luce del tardo meriggio estivo.Di li a poco i suoni e gli odori del borgo si sarebbero attenuati e fusi in una singolatraccia con cui il tempo avrebbe intessuto la notte.
Informatori
Quello che la gente comune non sa riguardo agli informatori e che sono mescolati anoi , e non avrebbero niente di diverso da noi , se non riferissero le confidenze che divolta in volta raccolgono da conoscenti , amici o da persone conosciute solooccasionalmente, alla polizia, o ai carabinieri. Diciamo piu’ generalmente alle forze dell’ordine includendo anche i finanzieri.Quando sulla prima pagina dei quotidiani appaiono le notizie di strepitosi arresti ,quasi sempre a dare una mano alla polizia vi è qualche informatore piazzato nel postogiusto. A volte sono gli stessi agenti che si infiltrano nelle gang a rischio della propria incolumita’ smascherando al momento giusto i colpevoli , in altre circostanzeall’interno della stessa banda vi è una mela doppiamente marcia, una volta perche’delinque e una volta perche’ tradisce i suoi stessi complici.Sarebbe assai arduo per le forze dell’ordine individuare i colpevoli di furti e rapine, eanche di qualche omicidio, se non vi fossero i delatori.Anzi in una societa’ civile e quasi d’obbligo allearsi con la polizia per far arrestarecoloro che infrangono la legge.Ma nella nostra societa’ solo apparentemente civile vi sono individui che appenasollecitati dalle forze dell’ordine a raccogliere chiacchere confidenze e quat’altro sipuo’ ascoltare dietro il bancone di un esercizio pubblico, o da qualche altra fonte ,sempre per il trionfo della giustizia, si prestano con entusiasmo a diventare confidentio come li definisce il popolino, spie.Se da parte della gente vi è un certo ribrezzo verso questa categoria cosi’ infida , vi èanche un certo timore, perche’ coloro che si prestano a diventare informatori onorarihanno dei privilegi . Non che la polizia o i carabinieri gli passino uno stipendio , ma le forze dell’ordine sono disposte a chiudere un occhio se il loro informatore e’ proprietario di un bar e non rispetta l’orario di chiusura, se da bevande alcoliche a qualche minorenne, se di tanto intanto nel locale si fa del gioco d’azzardo ec….Nei piccoli centri la gente scopre chi è colluso con i carabinieri, ma finge di nonsaperlo o lo assimila al principio che in fondo che male c’è a informare i carabinieri,qui tutti fanno il proprio dovere cosicche’ nessuno a da temere nulla, semmai sono iforestieri di passaggio o i malintenzionati a subire le conseguenze di questo supercontrollo , peggio per loro.Veramente un pericolo c’è, quello che magari per ragioni che esulano dal far trionfarela giustizia si perseguiti un innocente perche’ magari manifesta apertamente le sueidee politiche , e si chiuda un occhio o anche entrambi per le malefatte di un pescegrosso. Ma cosi’ va il mondo.Cosicche’ i carabinieri decisero di sentire i loro informatori in loco.Non speravano di venire a conoscenza di qualche novita’ particolarmente interessante, perche’ se ci fosse stata gli stessi informatori l’avrebbero gia’ riportata. Pero’ il maresciallo deicarabinieri voleva ugualmente rivolgere qualche domanda alle sue spie perche’ lui sapeva cosa chiedere , anche se doveva tener conto dello spirito di osservazione dei suoi gregari, che spesso non sapevano discernere tra la massa delle informazioni quelle realmente utili a mettere le mani sul tal spacciatore, o a individuare queltal’altro ricettatore , ecc…
…..continua domani

Se vuoi leggere l’opera intera visita www.leggendosiestailtempo.it

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 6 agosto, 2004 
alle ore 18:09
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno