Roberto Marconi
L'autore si presenta
Roberto Marconi nato a San Marcello (vicino Jesi) nel gennaio del 1962, ma residente praticamente da sempre a Senigallia.Ho frequentato a Senigallia le scuole fino al liceo Scientifico poi ho fatto studi giuridici a Bologna dove mi sono laureato nel 1986.Ho lavorato da sempre nel settore assicurativo e attualmente mi occupo di consulenza aziendale nel campo del risk management seguendo gli interessi di molte importanti aziende della zona.Sono sposato da circa 17 anni con Antonia e abbiamo due figli “naturali” di 16 e 14 anni, ma siamo in attesa di ricevere anche una bambina in adozione internazionale.Come interessi, pratico un po’ di sport, mi affascinano i giochi di simulazione o di ruolo, ma non mi dispiace neanche fare qualche bella passeggiata nella natura e nei boschi (magari in cerca di funghi).La “passione” per la scrittura nasce dalla frequentazione di alcuni gruppi di scrittura creativa su Internet all’inizio del 2003.Quella di raccontare storie (racconti brevi) è una voglia che mi è venuta dopo le prime prove letterarie consistite nel “distillare” aforismi che tuttavia per la loro necessaria laconicità mi sembravano non sempre adatti ad esprimere compiutamente un modo di vedere le cose o il mondo.Allo stato attuale ho pubblicato su vari siti letterari per dilettanti un centinaio di aforismi e una ventina di racconti brevi (ciascuno contenuto entro i 50 Kb di spazio-memoria, per intenderci).Non credo molto nella pubblicazione dei libri su carta perché nell’ambiente si sa che per uno sconosciuto in pratica i costi sono a proprio carico e tutto si risolve in un mero esercizio narcisistico ( del resto in Italia si legge pochissimo, ma tutti pensano invece di avere qualcosa di immortale da scrivere…) invece mi piace l’idea di mettere tutto “on line”.I miei riferimenti letterari potrebbero essere (in ordine temporale e di importanza) Boccaccio Cecov e Carver, tuttavia Benni e Palhaniuk forse fanno capolino qua e là. Resta da aggiungere che non saprei dire probabilmente neanche il titolo dei libri che ho letto di loro o di altri: “la cultura è quello che resta quando hai scordato tutto” (Flaiano).
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