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L’estate “accende” il disagio

Minorenni in giro a tarda notte a vender rose, barboni e vagabondi accampati lungo la spiaggia

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A dieci anni mandato in giro per locali a vendere rose. Non è un episodio isolato: il ragazzino gira ormai da giorni per la città. In tanti lo notano ma non succede nulla. La sua realtà continua ad essere quella di mendicare denaro ai margini dell’industria delle vacanze. Inquieta la sua giovane età, inquieta l’evidenza che qualcuno lo guida, magari anche losfrutta. Il sospetto viene dal suo abbigliamento: trasandato in giornate normali ma con tanto di camicia e cravattina quando c’è da imbucarsi nell’inaugurazione di qualche nuovo locale o da andare nei ristoranti più "in".E’ la terza faccia dell’estate, al fianco di quella dei turisti che la città la vivono da vacanzieri e a quella degli operatori che nell’industria alberghiera ci lavorano da "regolari".La città, con il turismo, attrae insomma anche sacche di disagio. Il caso del venditore minorenne di fiori si aggiunge a quello degli undici ambulanti "abusivi" fermati e multati sabato in spiaggia con i loro carichi di occhiali e magliette. Ieri mattina la scena si è ripetuta: i carabinieri hanno fermato a Marzocca in spiaggia il senegalese N.B., 36 anni, con 172 Cd contraffatti. Ma c’è dell’altro. Nei suoi sforzi di assumere agli occhi dei vacanzieri un’immagine da copertina "patinata" la città non riesce certo a "coprire" l’esistenza di un sobborgo di emarginazione che persiste tutto l’anno ma che, in sintonia con la stagione, si trasferisce proprio sul litorale.Prime ore della mattina, passeggiata sul lungomare di Ponente: due vagabondi sono accampati con tanto di cani, pentolame, qualche bottiglia di birra vuota, segno di una notte trascorsa in spiaggia sotto le stelle. E’ la versione estiva dell’accampamento da vagabondi che d’inverno i barboni allestiscono nell’androne della palazzina del turismo."Non si tratta di essere intolleranti" commenta un passante inizialmente attirato nell’attenzione più dalla presenza del fotografo che non dalla situazione stessa. Poi però si sente in diritto di dire la sua: "Senigallia offre servizi di accoglienza e assistenza per tutti, anche per i poveri e i non abbienti. C’è la Caritas che fa ad esempio un grosso lavoro. Ci vorrebbe allora più sorveglianza sul litorale, e che queste situazioni venissero rimosse indirizzando queste persone negli appropriati siti di assistenza".Anche le forze dell’ordine però hanno le loro ragioni: riuscire a stare dietro a tutto in una città che d’estate aumenta a dismisura di popolazione non è facile. E così ecco che da giorni un altro vagabondo si è trovato alloggio nell’area parcheggio lungo la statale adriatica, all’altezza dell’ex colonie. Dorme lì, con tanto di ombrello. Per il sole? "No, no … Per non farmi notare troppo" dice mostrando un fragile, quasi incredibile pudore.
di Andrea Sandroni

Pubblicato Martedì 20 luglio, 2004 
alle ore 10:04
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