Ottanta bancarelle da oggi e per tutti i mercoledì di luglio e agosto costituiranno il tradizionale mercatino dell’artigianato e dell’antiquariato nella suggestiva cornice dei Portici Ercolani. Organizzato da Confartigianato il mercatino, aperto dalle 18 alle 24, vede coinvolti numerosi espositori provenienti da tutt’Italia con la merce più varia e per quest’estate 2004 assume anche un nome tutto suo: "mercatino del Duca".New entry di questa edizione le stoffe del Guatemala e la sartoria africana. Sarà un ampio spaccato della produzione locale, regionale e nazionale, oltre che di quella etnica, per i turisti che già affollano Senigallia e dintorni. Caccia alle novità, ai pezzi pregiati o curiosi, come la stampa di Guttuso e i libri antichi. Ma un occhio anche ai prodotti della tradizione agroalimentate, in collaborazione con Cia e Confcommercio, e alle "pizze del Duca", prodotte dai pizzaioli dei Portici. Il mercatino, appuntamento consolidato che si rinnova ormai da più di dieci anni, è una vera mostra delle produzioni estrose e creative degli artigiani, che valorizza la lunga tradizione dell’artigianato artistico della nostra regione, senza omettere tipicità e oggetti d’arte di moltissimi altri paesi europei e non.Al mercatino e possibile reperire un’infinità di oggetti per rendere accogliente e particolare la propria casa, con un tocco di originalità in più: quadri, ceramiche, decoupage, ricamo e creazioni estere. Ampia la rappresentanza dei vari settori commerciali, artigiani, restauratori e antiquari di casa nostra.Visitare per credere. Il motto sembra fatto apposta per questa nuova esposizione che torna ad arricchiere il centro storico.Si potrà apprezzare il lavoro di chi non produce in serie ma ogni giorno cerca qualcosa di nuovo e di originale per soddisfare la clientela e, elemento non meno rilevante, trascorrere qualche ora in maniera diversa dal solito. Il successo del mercatino cresce di anno in anno e i Portici si affollano di turisti e senigalliesi, incuriositi dalla particolarità e dalla bellezza di vere opere d’arte non solo per estimatori e collezionisti.
di Chiara Michelon