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Franco, la leggenda continua

Senigallia si ferma per l'omaggio al re dei fotoromanzi

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Franco Gasparri, un nome e una leggenda. Le donne lo hanno amato e gli uomini lo hanno imitato e adesso la città intera si ferma per ricordare l’artista con una serie di iniziative che partiranno oggi. Una star con i piedi ben piantati a terra questo era Franco Gasparri, il volto noto dei fotoromanzi degli anni settanta che ha fatto sognare intere generazioni di fanciulle conquistate dal suo sguardo penetrante, lanciato dall’alto del metro e ottantasette centimetri di un fisico scultorio. Era un attore di una popolarità immensa anche oltre i confini nazionali.Sulla fine degli anni ’70 molti attori di fotoromanzi della Lancio furono contattati per un servizio in Inghilterra ed in quella circostanza tutti i nomi furono tradotti in inglese tranne uno. Franco Gasparri era talmente noto anche al pubblico inglese che non era stato necessario trasformare il suo vero nome. "Non si e mai montato la testa – raccontano Leonardo ed Ugo Marcheselli dell’associazione NonCantoperCanatare – è sempre stato molto generoso e non ha mai accettato tutti quei privilegi che i Vip di oggi pretendono". Amava passeggiare perla sua città e l’idea di una guardia del corpo non lo aveva sfiorato minimamente, spesso erano i suoi amici più cari a difenderlo dallo sciame di scalmanate ragazzine che si portava dietro camminando per le vie di Senigallia.Era nato nel 1948 e prima di approdare allo star-system viveva a Senigallia in una casa nella zona del Vivere Verde, dove ancora abita la madre, poi il lavoro lo ha portato a trasferirsi a Roma ma nei ritagli di tempo tornava sempre nella città di velluto dove gli amici d’infanzia lo attendevano, altre volte si recava invece nella villa che possedeva a Numana.All’apice della sua carriera rimase vittima di un incidente di moto che lo costrinse su una sedia a rotelle per circa vent’anni e ad una morte prematura avvenuta nel 1999."E’ stato sempre un grande uomo anche nei momenti più difficili – proseguono i fratelli Marcheselli – in cui era lui a dare forza e coraggio agli altri". Il suo migliore amico, quasi un fratello, è stato Libero Mengucci sempre al suo fianco sia nel periodo di gloria che durante la tragedia.Franco era molto legato anche alla zia appartenente al ceppo dei "Furcinon" e al nonno Marino Perini, storico pescatore.Amava il mare e spesso si recava nella "costa dei barbari", così veniva chiamata in quegli anni la riviera di ponente per distinguerla da quella di levante appannaggio esclusivo dei "signori".Era un antidivo e’ se poteva scegliere passava il tempo tra gente semplice e genuina. Appassionato di sport Franco Gasparri praticava sub, paracadutismo, nuoto, calcio ed equitazione e non ha mai accettato una controfigura per le scene pericolose suoi film dove si è sempre esposto in prima persona.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Lunedì 12 luglio, 2004 
alle ore 10:27
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