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"Aridatecelaria…"

Un parere sul piano del traffico dai nostri lettori


Il dibattito che anima Senigallia circa il riordino dell’accesso, della viabilita’ e della sosta nel centro storico e’ motivatamente acceso.Dato che a nessuno (pur prendendosi magari comunque le proprieresponsabilita’..) piace essere stretto nell’angolo di dover ammettere esplicitamente un eccesso .. di buona fede, ossia in parole povere un errore per quanto animato da generose intenzioni, suggerirei ai concittadini di spostare in parte l’attenzione dalle decisioni politiche della giunta alla supponenza ideologica di chi del piano centro e’ stato mentore ed anima, ossia il celebre Architetto Cervellati (nomen omen..).Cio’ potrebbe dare alla componente politica un qualche elemento in piu’ di ripensamento, contenuto – per carita’.. – ma ripensamento proprio..Il centro di Senigallia traeva, trae ancora in parte, forse trarra’ pure, buona parte della sua vitalita’ dalla buona disposizione di continuare a viverci, operarci e acquistarci (della serie del noto sito alternativo “produciconsumacrepa”..) di tante persone.Il viverci e operarci, e spenderci, determinava anche l’animazione in generale del centro e la conservazione e il miglioramento del patrimonio archittetonico relativo, e quindi la fruibilita’ e il buon godimento di tutti, frequentatori ben graditi e ben compresi.Il piano Cervellati e le decisioni politiche conseguenti hanno invece costituito un vero e proprio – e forte – vulnus a tale propensione, annichilendo il “reddito psicologico” di chi si godeva ragionevolmente un centro storico tranquillo di sera – e abbastanza gia’ anche di giorno – raccolto, vivibile, ragionevolmente salvaguardato nelle sue aree di maggior pregio e ragionevolmente del pari parcheggiabile da residenti- dimoranti-operatori economici-clienti-e diportisti vari, vicino alla stazione ferroviaria e ai punti bus, non troppo inquinato.E a proposito di inquinamento, parliamoci chiaro:a Senigallia per un terzo della giornata l'”inquinamento vario”, anche solo acustico, e’ quello dato da passaggio e rumore di fondo dell’autostrada (poco dalla statale), dal passaggio dei treni sul ponte in ferro sul Misa, e dalle fontane del Nettuno e dei Leoni/adessoancheOche. Poco altro c’e’. E attendendo la prossima campagna antiparticolato e antitraffico autunnale (statistiche UE dicono in merito che il rischio maggiore deriva dalle stufe a legna ancora molto diffuse nell’est Europa… Il che da’ lo spessore, la portata, e la “novita’” del problema..!! A buoni intenditori..), che dire poi della totale ignoranza delle autorita’ ambientalistiche territoriali marchigiane circa l’emissione pressoche’ zero di particolato dei motori a benzina !!??….Relegare residenti, dimoranti e operatori economici del centro a fauna da parco protetto, specialmente riguardati quanto a possibilita’ di accesso e sosta auto, operando in pratica una grossa e patente discriminazione nei loro confronti assoggettandoli a limitazioni in buona parte non ragionevoli che i cittadini “aggettanti” altre zone della citta’ non conoscono, costituisce davvero una pesantissima lesione dei loro diritti e delle loro legittime aspettative di medio vivere.A Senigallia i problemi del traffico e della sosta potevano essere in parte lasciati ottimamente li’ (chelacosanoneracosidrammatica) e in parte affrontati e risolti con approcci meno radicali, sconcertanti, e per finire pericolosi proprio anche per chi li ha proposti e disposti.Al proponente non tanto occulto (nel rispetto di una dignita’ professionale incontestata e di appartenenza a una scuola di pensiero onesta e ardentemente sociale, quanto un po’ apodittica nel calarsi nelle .. realta’.. locali), l’esimio Architetto Cervellati va la mia perplessita’.Ai politici locali non solo! Va anche ad essi infatti la mia istanza di non ridurre l’arredo urbano del centro storico senigalliese a una teoria del nulla! Trovo infatti angosciosamente kafkiano un centro, nelle zone ove non ci sono e non ci saranno mai vetrine, insegne luminose, in parole povere vita, che nelle ore notturne sembra un cimitero ottenebrato da facciate scure e silenziose e formato di strade deserte, senza luccichii di carrozzerie, senza code di infrarossi da motori ancora tiepidi, ben apprezzate dai gatti, senza sordo sentore di un qualche scappamento lontano (catalizzato, ben si intende, e a morte i SUV !).Senza macchine (diverse famiglie numerose del centro, con figli lavoratori, potevano avere anche due o tre auto, e ora son raminghi!)sembra davvero che il centro sia cosa spopolata, di uomini, e gatti..(Ma Cervellati le ha viste le pantegane che scorrazzano nelle sue oasi prospettiche sparse qua e la ..!!??)Spererei quindi che le Autorita’ comunali senigalliesi insistano meno, anzi semmai arretrino un po’, in questa campagna piu’ ideologica che ragionevolmente logistica, facendo terminare sotto statuizioni piu’ temperate questo scorcio di 2004OdisseanelloSkazzo che tanti sta comprensibilmente angosciando.Perche’ senno’ i nostri predecessori, Galli, Romani, Delli Roveri, Valentini Borgi, Albornozzi vari, PiiNoni, legati pontifici, connestabili e borghimastri vari, regnicoli savoiardi e settimani rossi, podestai, primirepubblichi, avrebbero creato – ove servivano – tante carrarecce, e non mercati e caffe’ chantants, se non per usarle da lor pari ??
di Andrea Greganti

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 9 luglio, 2004 
alle ore 10:54
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