La bagarre scoppiata lunedì sera in Consiglio comunale ha alimentato ulteriormente la rabbia dei commercianti che annunciano nuove azioni di protesta contro il piano di riordino del traffico e della sosta in centro mentre la Giunta ribadisce la volontà di procedere con la nuova mobilità. I commercianti (che in circa 300 hanno abbandonato l’aula consiliare fischiando gli amministratori all’annuncio che non era stato accolto l’odg presentato dalla Cdl sulla petizione che chiedeva la sospensione del provvedimento) pensano già all’ occupazione dei parcheggi blu, alle sfilate in centro e alle serrate. "Aspetteremo ancora qualche giorno, perché ci attendiamo un intervento dell’Amministrazione – annuncia Ivano Paolini, uno dei portavoce dei commercianti – Il piano sta già sortendo i primi effetti negativi con un calo delle vendite del 30-40% ed è inutile che la Giunta continui a ripetere che il piano sarà per noi produttivo. Non lo accettiamo, nessuno lo ha chiesto e nessuno lo vuole". "L’atteggiamento tenuto dalla Giunta lunedì sera contrasta con quanto promessoci dall’assessore Ceresoni che si era detto pronto al dialogo – aggiunge Ettore Coen, altro rappresentante dei commercianti – La nostra protesta andrà avanti e in modo civile, nonostante noi non siamo stati trattati allo stesso modo". La Giunta, per contro, criticando il comportamento dei commercianti "insorti" con fischi e parole pesanti contro gli amministratori, ribadisce che il piano andrà avanti regolarmente. "Il comportamento di alcune delle persone presenti in aula è fuoriuscito dai binari di una civile protesta ed è discutibile il comportamento di alcuni che nel pomeriggio avevano assunto una posizione di confronto nel corso dell’incontro con rappresentanti istituzionali mentre la sera in Consiglio comunale hanno messo in scena una protesta che ha trasceso il limite del rispetto delle persone – commenta la Giunta – Il progetto della nuova mobilità comunque andrà avanti ma ribadiamo l’apertura verso rappresentanti delle categorie economiche e sociali che vogliano avanzare suggerimenti al tavolo della verifica del prossimo autunno". L’opposizione, intanto, lancia strali contro la Giunta Angeloni. "Credevo che almeno la maggioranza accettasse il dibattito e invece ha negato anche l’evidenza dell’urgenza – afferma il capogruppo di Fi Alessandro Cicconi Massi-I requisiti sussistevano tutti dato che ci sono due petizioni con 1600 firme e il piano è già entrato in vigore e gli effetti sono già palesi. Non potevamo restare in aula avallando la decisione della maggioranza".
di Giulia Mancinelli