Il bar andato a fuoco fa una festa al mare e scoppia l’allarme
Riprende la "guerra dei decibel"
Feste in spiaggia, i due volti dell’estate. Da un lato i titolari di stabilimenti balneari che vorrebbero di fatto animare le serate per i loro clienti anche con ballo e musica, dall’altro invece chi spinge per fare in modo di evitare sforamenti di decibel ed orari.A sollevare la questione sono ancora una volta i responsabili dell’Aduc, Associazione utenti e consumatori. Non appena appresa la notizia che lo staff del "Locale" – il ritrovo del lungomare Alighieri andato in fiamme poche settimane fa – ha organizzato per sabato sera una festa in spiaggia ai "Bagni Billy", l’Aduc torna a chiedere l’intervento del Comune: "Non vorremmo che si ripetesse quanto accaduto la scorsa estate quando per la controversia tra "El Mariachi" e l’hotel "Argentina" i giovani clienti del locale vennero trasferiti al "Vertigo doc". La situazione in questo caso è ben diversa, anche se si tratta comunque di una festa in spiaggia, che catalizzerà l’attenzione di tantissimi ragazzi e porterà movimento in spiaggia. Chiediamo all’amministrazione comunale prima di concedere le autorizzazioni, che siano rispettati i contenuti dell’ordinanza sui concertini che il Comune ha emesso di recente. Ed al tempo stesso che siano effettuati controlli, per evitare che si possano ripetere incomprensioni e problemi del passato".Da segnalare però il rammarico dei bagnini per la limitazione delle feste in spiaggia "contate" rispetto alla libertà concessa invece in altre località balneari. "Proprio quando c’è bisogno di animare la spiaggia per richiamare i turisti – si lamentano i bagnini – siamo costretti a giocarci i "bonus". Già che il tempo è quello che è e di gente se ne vede poca. E poi tutte le manifestazioni serali sono organizzate nel centro storico".
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