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Il privilegio delle aree di carico e scarico

Nel riordino del traffico spuntano alcuni casi clamorosi e poco giustificabili

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Regna ancora il disordine nel centro urbano dove, nonostante il piano in vigore dallascorsa settimana, la gente continua ad organizzarsi come meglio crede. E’ sufficiente una breve passeggiata per le strade che si sviluppano intorno al Corso 2 Giugno per rendersi conto di come qualche negoziante o residente continui a riservarsi lo spazio davanti alla vetrina e alla casa come se non fosse cambiato niente, tanti piccoli casi che uniti insieme vanno a costituire quel caos che il piano di riordino avrebbe voluto cancellare definitivamente dal centro storico, rendendolo un raffinato quartiere.Come scene già viste e riviste ancora oggi si possono trovare delle tavole appoggiate al muro per occupare un’area di sosta, un cavalletto di legno all’interno di un parcheggio per portatori di handicap, come si trattasse di uno spazio privato, per non parlare poi delle automobili in sosta ovunque, tranne che nelle zone blu, ed anche nelle aree gialle per il carico e scarico. A proposito di questi spazi alcuni commercianti, del gruppo spontaneo sorto dalla petizione, si sono lamentati per il fatto che solo pochi privilegiati hanno a disposizione un parcheggio per caricare e scaricare la merce proprio davanti al negozio, mentre la maggior parte si deve arrangiare trasportandola dal luogo più vicino dove i fornitori riescono a lasciare il mezzo. Inoltre tra i pochi esercenti che non hanno voluto appoggiare la raccolta di firme per bloccare il riordino ci sono, e chissà se sarà solo un caso, proprio quelli che hanno davanti all’entrata del negozio una di queste aree tutta per loro.”Il Comune avrebbe fatto meglio a creare delle zone franche a disposizione di tutti – spiegano alcuni firmatari -, visto che a ognuno farebbe comodo avere uno spazio personale e soprattutto non avere automobili parcheggiate davanti alla vetrina”. Discutibile è apparsa a molti anche la scelta di riservare un’area piuttosto vasta per il monopolio dei tabacchi in via Testaferrata, dal momento che non viene utilizzata quotidianamente. I firmatari, che già in più occasioni hanno espresso il loro disaccordo verso alcuni aspetti del riordino, vorrebbero quanto meno un trattamento paritano per tutti gli esercenti del centro e quindi chiedono più controlli per impedire che qualcuno furbescamente si riservi un’area, magari con la classica scusa della fioriera. Un negoziante ha addirittura occupato un parcheggio blu davanti alla sua vetrina, appoggiando sulle strisce alcuni vasi fissi, sia di giorno che di notte. Possibile che a distanza di quasi una settimana dall’avvio del riorlino nessuno se ne sia accorto? Molte aree di sosta blu, programmate sulla carta, sono state sacrificate per lasciare spazio proprio alle fioriere oppure alle aree di carico e scarico, il cui numero è maggiore rispetto a quello programmato sulla cartina allegata alle famose delibere del 23 marzo scorso. Tra le soste selvagge invece non si può fare a meno di segnalare due cassonetti “parcheggiati” proprio all’interno di un’area di sosta a pagamento lungo via Pisacane. A proposito di zone blu ricordiamo infine che da domani sarà obbligatorio munirsi di grattino anche per i parcheggi del lungomare, a pagamento dalle 9.00 alle 22.00 di tutti i giorni, festivi compresi.
di Sabrina Marinelli

Pubblicato Martedì 22 giugno, 2004 
alle ore 10:58
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