L’edizione 2004 della Festa della Musica nasce dalla collaborazione tra la Regione Marche, la Provincia di Ancona, il Comune di Senigallia, il dipartimento per lo spettacolo della Presidenza dei Ministri e il Ministero della Cultura di Francia.Coinvolge associazioni, scuole e gruppi provenienti da tutta Europa. Proprio per questo, le tre giornate della manifestazione( dal 19 al 21 giugno) non rappresentano solo un momento di divertimento o di attrazione turistica: la città di Senigallia, ospitando e promuovendo la festa, invita tutti a riflettere su temi di scottante attualità, quali l’integrazione e l’Europa, e lo fa nel modo più diretto e meglio comprensibile per tutti, la musica appunto. Un progetto in particolare si è impegnato in questo senso ed è quello che è stato presentato sabato sera al Foro Annonario:l’Etnica hip hop. Si tratta di un progetto europeo che coinvolge il comune di Senigallia, l’SOS Racisme(Grenoble/Francia) ed il Centro culturale di Dison(Belgio) e che diffonde la sua produzione artistica attraverso un festival itinerante al quale partecipano gruppi musicali di nazionalità diverse, tra cui anche i breaker senigalliesi King Playaz. L’Etnica hip hop ha come scopo quello di contribuire a creare e a diffondere una “cultura della fratellanza, della tolleranza e della comprensione reciproca”, come recita lo slogan, e si propone di farlo tramite la ricerca di una comunione tra l’hip hop e le musiche e danze tradizionali delle popolazioni immigrate in Europa.Valorizzare le differenze e le affinità di culture e lingue diverse, cercare un terreno comune ai vari patrimoni culturali, significa costruire una società che s’impegna a conoscere e rispettare le usanze altrui, una società che combatte ogni tipo di discriminazione, una società che allo stesso tempo supera se stessa quando si pone l’obiettivo di prescindere dalle discordanze e, anzi, sulla base di queste, di creare una nuova armonia, che consenta a tutti di non perdere la propria storia ma anche di iniziare a scriverne una nuova.Questa nuova società potrebbe proprio essere l’Europa Unita. Non tanto l’Europa dei trattati o della politica economica, ma quella società multietnica contemporanea in cui ci troviamo a vivere e di cui non abbiamo ancora ben chiari i parametri. L’Etnica hip hop ha contribuito, nel suo piccolo, a delineare alcuni di questi parametri dimostrandoci come sia possibile integrare nell’eredità culturale europea tradizioni differenti comprendendole e apprezzandole. La nuova Europa quindi, sabato sera ha iniziato il suo percorso alla Festa della Musica, a Senigallia.
di Alice Lombardi