Il rogo dovuto a esperti
Tutti aperti gli interrogativi sull'incendio del discobar
Continuano a tamburo battente le indagini dei carabinieri, per accertare le modalità dell’incendio che giorni fa ha praticamente distrutto il Locale, il noto discobar di lungomare Alighieri. Dopo la decisione del sostituto procuratore della Repubblica Cristina Tedeschini di mettere sotto sequestro la struttura, ieri mattina sono arrivati gli specialisti dell’Arma che hanno compiuto un attento e minuzioso sopralluogo in ogni angolo dell’immobile, alla ricerca di una traccia capace di far comprendere come si è sviluppato il rogo. Si tratta di un punto fondamentale, dopo che i primi accertamenti effettuati una volta spento l’incendio avevano escluso la possibilità che ad innescare le fiamme fosse stato un corto circuito. Una specie di mistero, accresciuto dal poco tempo tra la chiusura del discobar e l’allarme.Elementi che costituiscono altrettanti interrogativi, per i quali gli investigatori stanno cercando risposte con ogni sistema. Il sopralluogo di ieri ha costituito certamente una tappa importante, servita per acquisire un notevole numero di reperti che ora verranno analizzati nei laboratori dei carabinieri. Un lavoro paziente, che dovrà aiutare a far luce su una vicenda che ha destato non solo scalpore, ma anche una buona dose di allarme, considerando proprio il dato che non si è trattato di un incendio scoppiato per cause accidentali.Le fiamme si sono sviluppate poco dopo che, nella notte tra giovedì e venerdì, il Locale aveva chiuso i battenti dopo una festa organizzata dai gestori per l’avvio della stagione estiva, un tempo calcolato in circa venti minuti, poco più poco meno. Quando sono arrivati, dopo l’allarme dato da un passante che aveva visto alcuni bagliori all’interno, i vigili del fuoco erano stati costretti a tranciare la cancellata esterna che chiudeva l’ingresso, per poter così entrare all’interno con gli idranti. Un particolare che, aggiunto al fatto che nessuna porta di accesso era stata forzata e che nessuna finestra era stata mandata in frantumi per gettare all’interno del Locale un oggetto incendiario, ha fatto sorgere subito dubbi su come il rogo era iniziato.Tra le tante ipotesi c’è quella di qualcuno riuscito a rimanere all’interno del discobar, anche dopo che tutto il personale aveva lasciato il Locale. A quel punto è bastato nulla per appiccare il fuoco, considerando che arredi e suppellettili erano facilmente infiammabile. Compiuta l’operazione, l’incendiario si sarebbe allontanato probabilmente dalla porta posteriore, quella che dà sulla spiaggia e che, grazie alla presenza delle cabine di uno stabilimento, permette di non essere visti da probabili passanti. Una ricostruzione ancora ipotetica, che saranno gli accertamenti scientifici dei carabinieri a dover smentire o confermare. Ciò che sarà però importante, al di là di tutto,e’ scoprire la ragione per cui il Locale è andato a fuoco. Anche qui gli investigatori sono alle prese con diverse ipotesi, nessuna delle quali sembra al momento prevalere sull’altra. Di certo c’è che l’episodio ha suscitato un forte allarme tra i numerosi operatori turistici del lungomare. Un fatto del genere, all’inizio della stagione estiva e per di più accaduto nella zona certamente più frequentata, non è di quelli che possono essere liquidati come un incidente.
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