Via Piave, tante promesse mancate
Esplode la protesta dei residenti che adesso diffidano il sindaco
Insorgono i residenti delle vie Piave, Montello e Tagliamento per i disagi creati dal manto stradale dissestato e, dopo aver atteso pazientemente per quattro mesi un intervento da parte del Comune, sono passati ai fatti presentando una formale diffida al sindaco Luana Angeloni. Nell’atto, redatto da Paolo Formiconi a nome di diciassette famiglie che vivono nella zona, si invita il primo cittadino a “prendere provvedimenti al fine di attivare le competenti funzioni per una urgente sistemazione di tutte le cunette presenti in via Piave, per una drastica riduzione del numero dei mezzi pesanti in transito nella via la cui sede stradale, tra l’altro, è stata recentemente ristretta e pertanto non più in grado di sopportare e per una urgente sistemazione del marciapiede antistante i civici pari di via Piave dal numero 18 al 22”.Nel fondo stradale sono stati eseguiti più di trenta scavi, in uno spazio di circa 150 metri che va dalle case popolari alla recinzione del campo sportivo, operazioni necessarie per la posa dei sottoservizi ad uso degli appartamenti che sorgeranno nell’ex Consorzio agrario. Gli scavi sono stati ricoperti in maniera sommaria e in alcuni tratti sono rimaste buche profonde, pericolose per velocipedi e motocicli, per i portatori di handicap, per i passeggini dei bambini ma anche per i pedoni. Proprio alcuni giorni fa sono cadute due signore inciampando in una buca. “Non aspettiamo che ci sia il morto per dare una sistemata – insorge Valeria Landini, la cui abitazione si trova nell’angolo tra via Montello e Piave -, e poi toglieteci le corriere perché così non si vive più, la casa trema ogni volta che passa un autobus. Una volta passavano in via Dogana Vecchia poi i residenti si sono lamentati e hanno cambiato percorso, anche noi vogliamo essere trattati allo stesso modo e chiediamo che le corriere passino da un’altra parte”.I residenti sono stanchi di dover sopportare le continue vibrazioni, che fanno tremare le pareti di casa ogni qualvolta un mezzo pesante transita su via Piave. I sobbalzi causati dalle cunette incriminate farebbero infatti vibrare il terreno producendo delle piccole “scosse” che si avvertono fin dentro le abitazioni. “Dalle sei della mattina fino alle undici di sera le pareti non fanno altro che tremare – spiegano Paolo e Francesca Formiconi, residenti in via Montello -, per il passaggio continuo delle corriere. Abbiamo fatto presente la situazione più di una volta, poi ci siamo rivolti anche al Difensore civico e quando finalmente abbiamo ottenuto una risposta dal sindaco ci siamo sentiti dire che non ci saremmo dovuti preoccupare perché avrebbero provveduto, ma ad oggi non si è ancora visto nessuno”. Insoddisfatti della risposta del primo cittadino i residentí di via Piave e strade limitrofe sono passati alla diffida e, se nemmeno questa riuscirà a smuovere le acque, promettono di andare avanti appellandosi anche alla magistratura. “Nel garage di mia sorella da qualche tempo ci sono crepe sul muro – aggiunge Giorgio Catalani, residente in via Tagliamento -. Viviamo bene solo la domenica che il trasporto pubblico è fermo, altrimenti siamo abituati ai bicchieri che si muovono sul tavolo per fare un esempio”. E por ancora lampadari che oscillano, stoviglie che tintinnano nelle credenze. “Sembra di vivere costantemente con il terremoto”, aggiunge la moglie Loretta Catalani. Oltre al fastidio manifestato in più circostanze, i residenti temono che con il tempo le abitazioni possano subire danni irreparabili, di cui si ravvisano già alcuni segnali. Pertanto il sindaco e il comandante della Polizia municipale “saranno considerati responsabili di eventuali danni alle persone o alle cose- si legge nella diffida -, causati dal perdurare della grave situazione”.
di Sabrina Marinelli
Per leggere la lettera integrale e la diffida del Sig. Formigoni clicca qui
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