Tutto rimandato a gara-tre per la Barzetti Senigallia di Badioli, a cui non riesce l’impresa di espugnare il campo della Solhart, dopo che domenica scorsa i senigalliesi avevano vinto il primo round con il risultato finale di 70-61 . Ieri a Fidenza è match rovente: la squadra emiliana si gioca tutto per centrare la bella e alla fine ha ragione. Pari e patta dopo i primi due incontri: la promozione in B d’Eccellenza resta un sogno per due e lo spareggio definitivo si disputerà domenica a Senigallia con la Barzetti che avrà l’indubbio vantaggio del fattore campo. Indubbiamente la squadra marchigiana non riesce a imbrigliare l’attacco emiliano come aveva invece ben fatto in gara-uno domenica. I ben 93 punti subiti in trasferta sono un chiaro segnale della difficoltà della difesa senigalliese a fermare le incursioni di Colussi e compagnì.Una partita invero con ben poco da raccontare, visto che, tolti i primi cinque minuti di grande equilibrio, è sempre Fidenza a comandare il gioco e le operazioni riuscendo a imporre il proprio ritmo all’incontro con una facilità che a tratti sembra disarmante. La Barzetti è sempre in completa balìa degli avversari, non riuscendo quasi mai a impensierire i padroni di casa. Inizialmente entrambe la due squadre faticano a trovare la via del canestro, mentre la coppia arbitrale fischia come una vaporiera e condiziona non poco le due compagini. E’ Fidenza però a scavare il primo e decisivo break dell’incontro nella seconda frazione quando la coppia Bertulessi e D’ Ayala fa il bello e il cattivo tempo nella difesa di burro della Barzetti. Il guaio più grosso dei senigalliesi è che coach Badioli deve quasi subito fare a meno anche di Paialunga, infortunatosi negli ultimi secondi del primo periodo. La botta fa male pensando soprattutto alla bella di domenica: diffcilmente il play potrà essere della partita nella decisiva gara-tre.La Solhart chiude così all’ìntervallo avanti per 45-31 ed è evidente che per la Barzetti servirebbe un vero e proprio miracolo per rientrare in corsa. Miracolo che non si realizza nei secondi venti minuti, seppure sia innegabile l’impegno di Corsini per cercare di dare la carica ai propri compagni. Alla fine un dato emerge più di ogni altro: con soli tre giocatori in doppia cifra non si può sperare di venire a vincere a Fidenza. Soprattutto se la squadra di casa si puo permettere il lusso di ruotare tutti e dieci gli elementi a propria disposizione mandando la bellezza di cinque giocatori in doppia cifra con Maggi che si ferma a solo una lunghezza: nove punti per lui. Se così sarà anche domenica, addio Barzetti.