Collegiata di S. Giustina: restaurato lo storico organo “Gaetano Callido”
Sabato 22 maggio grande concerto inaugurale
LA STORIA DI UNA MERAVIGLIA
L’Insigne Collegiata di S. Giustina custodisce l’organo storico “Gaetano Callido”, opera 166 datata anno 1776, collocato nella elegante cantoria posta al di sopra dell’ingresso principale della parrocchiale mondolfese.A volerlo per Mondolfo erano state le Monache del Convento femminile di S. Anna, ubicato sul fronte ovest della piazza del Municipio, presso il Bastione di S. Anna. Messo in clausura nel 1650 con la Regola di S. Benedetto, contava nel 1733 oltre 36 religiose, e proprio queste avevano commissionato al noto organaro veneto il prezioso strumento, posizionato all’interno della loro chiesa conventuale, e pagato ben 615 ducati.Furono le soppressioni dei monasteri, decretate dai vari governi napoleonici alla fine dell’antico Regime, a portare il prezioso strumento, forse per paura che potesse andare disperso, dalla sua collocazione originale all’interno della Insigne Collegiata dove invece, sino a quel momento, aveva trovato sede altro organo a canne, costruito nel 1766 da Saverio Vici da Montecarotto.L’Insigne Collegiata di Santa Giustina si avvaleva della professionalità di un Maestro di Cappella. Secondo antica convenzione, questi era nominato o confermato nell’incarico ad anni alterni dal Comune e dalla Parrocchia, soggetti i quali concorrevano nel pagamento dello stipendio. Con alloggio all’interno della rocca martiniana, il Maestro di Cappella doveva provvedere non solo al suono dell’organo Callido ed alla direzione del canto durante le sacre funzioni nella Collegiata ma fra le sue incombenze – oltre ad alcuni imprevisti presso le altre chiese della Terra – vi era pure quella di impartire lezioni di musica e canto ad alcuni ragazzi poveri di Mondolfo, e suonare a delle manifestazioni presso il teatro cittadino La Fama; dal 1854 gli spettò pure la direzione della Banda Musicale. Era il Maestro di Cappella a prendersi strettamente cura del suo principe strumento di lavoro, il “Gaetano Callido”. Essendo nell’incarico il mondolfese Tiberio Gallucci, nel 1838 questi lamentava al Capitolo della Collegiata la necessità di riattare l’organo. Leggiamo nei verbali del Capitolo: “Dopo la morte del Sig. Francesco Broghini organaro, non fu più spolverato l’organo di questa collegiata, né tampoco gli fu dato alcuna osservazione e ha bisogno di qualche necessario accordo per il suono, come asserisce che sia realmente opportuno questo Sig. Tiberio Gallucci nostro attuale Maestro di Cappella; per il che egli stesso si è data molta premura alfine di rinvenire persona capace a tal scopo”. Ma non era tutto, poiché poco dopo lo stesso Maestro proponeva di arricchire lo strumento attraverso la costruzione di un nuovo registro, dietro perizia di certo Giuseppe Lizzio, mastro organaro di orgine siciliana operante nelle Marche, “il quale progetta di fare un registro di trombe reali nel nostro organo, per il prezzo di scudi 15, e cibarie per quei giorni che dovrà occupare in questo lavoro”. Il Gallucci perorava fortemente tale richiesta, asseriva “quest’opera non solo è utile ma anche necessaria pel rinforzo di voce che ne otterrebbero nella loro fiacchezza li attuali contrabbassi, per ravvivare il pieno, e per la perfezione dell’organo”. E dunque il Capitolo accettava tali lavori, poiché ciò “ridondava a vantaggio e decoro della nostra Chiesa e del nostro Paese”. Del resto, è proprio questo l’animo con cui ai nostri giorni, attraverso una compartecipazione di vari Enti ed Istituzioni, si è giunti al restauro del “Gaetano Callido”.
GAETANO CALLIDO E L’ORGANO STORICO DI S. GIUSTINA
Gaetano Callido, (Este, 1727 – Venezia, 1813) è a pieno titolo il massimo esponente della scuola organaria veneta del Settecento. Ha costruito un numero altissimo di strumenti: oltre 430, prevalentemente collocati in chiese della Repubblica di Venezia e degli Stati della Chiesa, ma non mancano realizzazioni per Paesi lontani, quali gli organi collocati a Smirne e Istanbul in Turchia.Gli strumenti che oggi si conservano, compreso questo della Parrocchiale di S. Giustina, sono veri capolavori, costruiti con raffinatezza e dalle eccezionali qualità timbriche.
I concertisti:
Filippo Sorcinelli
Filippo Sorcinelli è nato a Mondolfo (PU) nel 1975.Già allievo, nelle classi di Organo e Composizione Organistica, dei MaestriO. Baldassarri e M. Arlotti presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro,dal 1989 al 1998 è stato organista presso la Cattedrale Basilica di Fano,membro della Commissione Liturgica e Segretario della Commissione Diocesana per la Musica Sacra. Si è perfezionato poi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma, sotto la guida di Italo Bianchi (armonia, contrappunto e fuga), Alberto Turco (canto gregoriano), Domenico Bartolucci (direzione polifonica) ed Giancarlo Parodi (Organo Principale). Sempre nella capitale, ha suonato più volte durante le celebrazioni pontificie e nelle Basiliche più insigni, riscuotendo lusinghieri consensi. Sotto la guida di Luca Scandali ha approfondito il repertorio antico ebarocco; si interessa alla tutela degli strumenti antichi. Prende parte all’organizzazione di importanti Rassegne organistiche.Suona in importanti Festivals, in Italia e all’estero su strumenti storici e su Organi di nuova concezione.La sua passione per la liturgia lo ha portato a fondare il laboratorio LAVS che si occupa dello studio, della progettazione e realizzazione di vesti sacre, con tessuti pregiati, passamanerie e pietre preziose.
Giovanna Donini
E’ nata a Fano nel 1972.Inizia a cantare giovanissima nel Coro Polifonico Malatestiano di fano, diretto dal Maestro G. Giovannini. Successivamente ha proseguito gli studi presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro dove si è brillantemente diplomata sotto la guida del Maestro D. Broganelli.Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento inerenti alla prassi esecutiva della musica barocca e romantica.Ha partecipato a concorsi lirici di fama internazionale, conseguendo numerosi consensi. E’ stata più volte invitata a acantare in importanti manifestazioni artistiche e festivals musicali internazionali per l’esecuzione di musiche cameristiche e liriche, ricevendo lusinghieri apprezzamenti per la sua sensibilità, l’ottima preparazione tecnica e stilistica ed una duttilità vocale che le consente di spaziare dal repertorio Barocco a quello Moderno e contemporaneo. E’ docente del corso di orientamento musicale e preparatrice vocale presso il coro lirico “Mezio Agostini” di Fano.
dalla Diocesi di Senigallia
diocesi@senigallia.chiesacattolica.it
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