Giro, toccata e fuga
Alle 13 il passaggio in citta' dei ciclisti.
Torna in città, se pur di passaggio, la carovana del “Giro d’Italia”. I ciclisti transitano oggi provenienti da Porto S. Elpidio e diretti a Cesena.Senigallia ed il suo entroterra hanno riservato sempre calorosi festeggiamenti alla più importante corsa a tappe.
Gli orari dei passaggi
I girini attraverseranno la città da nord a sud lungo la statale Adriatica ed il loro arrivo è previsto tra le 13 e le 13,30. Tutto dipenderà ìnfatti dall’andatura che la maglia rosa Cunego, il compagno di squadra Simoni ed il velocista Petacchi vorranno imprimere alla corsa. Se la media tenuta dal gruppo sarà sui 37 chilometri orari, i ciclisti dovrebbero arrivare a Marina di Montemarciano alle 13,05, quindi a Marzocca alle 13,12, in città alle 13,25 ed al Cesano alle 13,34.Se la media fosse di 39 chilometri orari i passaggi sarebbero rispettivamente alle 13; 13.07; 13,18 e 13,27.In caso di velocità sui 41 chilometri orari, il gruppo sarebbe a Marina alle 12,55, a Marzocca alle 13,02, a Senigallia alle 13,13 ed a Cesano alle 13,21.Naturalmente polizia municipale e forze dell’ordine saranno impegnate per tenere libera la sede stradale durante il passaggio della carovana e per controllare gli incroci piùimportanti. Di volta in volta il traffico verrà bloccato e i veicoli in transito deviati su percorsi alternativi.
Amarcord: i precedenti
Come dicevamo, il “Giro d’Italia” torna in città dopo qualche anno. Senigallia ha già ospitato in passato due tappe della corsa rosa.Negli anni ’60 l’arrivo in volata sul lungomare Alighieri fu vinto da Marino Basso, uno dei principi dello sprint di quei tempi. Nel ’93 in città si disputò addirittura una tappa a cronometro. Una splendida giornata di sport ed una autentica festa di pubblico lungo il tracciato che da piazza del Duca, dove era fissata la partenza, si sviluppò sulla collina di S. Angelo e quindi a Montignano, per concludersi in piazzale della Libertà. Una giornata memorabile, che spianò la strada verso la vittoria allo spagnolo Indurain e segnò invece la crisi dell’allora campione del mondo Gianni Bugno. Bugno iniziò già dalle prime rampe della salita di S.Angelo a perdere secondi preziosi sul fuori classe iberico. Per la città si trattò non solo di un grande evento di carattere sportivo ma anche di una importante promozione turistica.Le telecamere delle televisioni portarono in tutto mondo 1e immagini della cronometro, della spiaggia e dei monumenti più caratteristici. Tra le varie curiosità, l’incredibile grandinata che si abbattè sui ciclisti il giorno dopo, non appena la carovana parti. Tanto che numerosi girini furono costretti a trovare estemporaneo riparo sotto le tende dei negozi di corso 2 Giugno.Da allora, soltanto passaggi fugaci lungo la statale Adriatica. Un passaggio anche Corinaldo e Pianello di Ostra per una tappa che si concluse a Marotta. Poi qualche anno fa ancora il paese gorettiano agli onori delle cronache sportive per la partenza di una tappa del “Giro d’Italia”.
di Sandro Galli
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