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Vigor, la caduta

"Epilogo annunciato, lasciati a noi stessi con solo promesse"

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La Vigor ad Aprilia ha fallito l’impresa. Non ha vinto, è stata raggiunta dopo il vantaggio in pieno recupero ed ha dato l’addio alla serie D. E’ così retrocessa in Eccellenza dopo 13 anni di fila di onorata militanza nel massimo campionato dei dilettanti. Che la Vigor sarebbe potuta retrocedere però, l’avevano messo in conto un po’ tutti, vista la situazione incerta già a luglio, quando non si sapeva se la squadra si sarebbe iscritta o meno al campionato.L’iscrizione è arrivata, mentre una società vera e propria non è mai nata, tanto che la Vigor ha ancora il commissario straordinario ed è stata di conseguenza un’annata di pura passione fino al triste epilogo di Aprilia. Ed ora è il tempo della rabbia, dell’amarezza ed ancora dell’incertezza, perché c’è naturalmente un grosso punto interrogativo sul futuro. "Una retrocessione annunciata"-dice Loris Pasi, direttore sportivo rossoblú."Sono due anni che c’è incertezza attorno alla Vigor. Lo scorso anno ero io addirittura il presidente. Prima o poi la retrocessione in Eccellenza sarebbe arrivata. La scorsa stagione abbiamo fatto un miracolo, quest’anno invece non c’è riuscito". "Negli incontri in Comune di luglio c’era stato detto che intanto saremmo dovuti partire, iscrivendo la squadra per non perdere il titolo sportivo e che poi sarebbero arrivate degli aiuti. Durante la stagione si è parlato sempre dell’ingresso di forze fresche e della costituzione della società ma non è successo niente.Solo promesse".Pasi salva soltanto la squadra e l’allenatore."Sono stati bravissimi questi ragazzi". Anche Dino Giuliani, l’allenatore della Vigor, difende a spada tratta la sua squadra. "Siamo retrocessi a testa alta" dice. "E’ stata un’annata difficile per noi tra infortuni, squalifiche e tanta sfortuna, dove siamo riusciti comunque a lottare fino all’ultimo minuto. I problemi societari? Abbiamo cercato di tenerli fuori dallo spogliatoio. Da senigalliese mi dispiace per il menefreghismo che c’è stato attorno alla Vigor".Stefano Goldoni, capitano della Vigor, non è riuscito a chiudere occhio domenica notte. Lui è l’unico superstite della promozione in D di tredici anni fa. "Questa retrocessione è una macchia che mi resterà per sempre" afferma. "Noi giocatori abbiamo fatto di tutto per evitarla ma non ci siamo riusciti. Adesso da senigalliese dico che la priorità è costituire immediatamente la società. E’ un dovere per la città convogliare forze attorno alla Vigor per far sì che la squadra non sparisca e che possa ripartire immediatamente".
di Matteo Massi

Pubblicato Martedì 11 maggio, 2004 
alle ore 10:22
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