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Stefania Massaccesi ad Atene

Una giovane pittrice marchigiana rappresenta l'Italia nell'anno olimpico

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Le Signore di Atene l’aspettano per le inaugurazioni dei Giochi Olimpici 2004 Atene non si è certo dimenticata dell’Arte. La città di Pericle e Fidia, che ha insegnato al mondo l’arte della bellezza e del pensiero, in occasione dei giochi ha predisposto iniziative culturali degne del suo prestigio.Stefania Massaccesi artista emergente della nuova figurazione è stata invitata per una prestigiosa personale presso il Museo Pinacothiki Pshiari.Prima promotrice della mostra Coula Galionis (Ministero della Cultura), vede interessate e coinvolte altre prestigiose donne come la storica dell’arte Athena Schina, le direttrici del museo Elsa e Kalia Aidini,.La mostra si inaugura il 19 aprile e rimarra’ aperta per tre settimane.L’artista ha esordito in occasione della mostra al Museo Casa dei Carraresi curata da Marco Goldin, cui sono seguite mostre a New York, e al Museo Mole Vanvitelliana di Ancona. Una artista schiva e poco conosciuta al grande pubblico ma che è riuscita a conciliare i giudizi critici di Federico Zeri e Vittorio Sgarbi. Il primo parlò di quadri che sembravano romanzi, il secondo coniò il neologismo di “Pittoromanzo”. Apprezzamenti le sono giunti da Pierre Rosenberg, l’avvocato Fabrizio Lemme la definì sul Giornale dell’Arte migliore artista del 2001.Un realismo insolito quello di Massaccesi che attraverso una totale astrazione di complessa ingegneria strutturale, riesce a provocare un impatto tra sentimento e logica. Un’arte che ricerca una collisione visiva tra le grandi suggestioni della pittura europea e le possibilità espressive dell’arte contemporanea.

Stefania Massaccesi nasce ad Agugliano il 29 Novembre 1959. Figlia unica di genitori poveri ma virtuosi, dedica la giovinezza allo studio del canto lirico presso il conservatorio di Pesaro, perfezionandosi poi a Roma Genova Milano e Parigi. Sulla scorta di importanti consensi da parte di maestri di fama mondiale quali Sesto Bruscantini e Franco Corelli, il suo perfezionismo la attrae, per acquisire maggiore sensibilità in canto e arte scenica, dopo dieci anni di totale dedizione alla musica, verso la conoscenza della pittura. Dopo anni di studio intenso della grande pittura europea Stefania abbandona con dolore l’opera lirica per dedicarsi interamente alla pittura, sotto la guida di quello che sarà d’ora in avanti il suo primo e unico maestro, Giovanni Battista De Andreis.
di Latini Andrea
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Maria Pettinari
Pubblicato Mercoledì 14 aprile, 2004 
alle ore 11:27
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