Da “Forma” la ricetta per il rilancio
Un progetto di marketing territoriale per le imprese della valle del Misa e del Nevola
Un accurato progetto di marketing territortale per risanare il tessuto economico del comprensorio delle valli di Misa e Nevola quello presentato martedi dalla società Forma e dalla Camera di Commercio di Ancona. Grande partecipazione di amministratori locali, imprenditori, sindaci e dirigenti scolastici, che hanno ascoltato con attenzione l’indagine e la mappatura delle realta economiche suddivise per settori attuata da Mediacamere.Augusto Bocchini, presidente della Camera di Commercio: "Pensato appositamente su questa area di 11 comuni e rivolto all’elaborazione di strategie di potenziamento e apertura all’estero, il progetto ha l’obiettivo strategico di ascoltare il territorio, accogliendo suggerimenti e consigli soprattutto da enti locali e associazioni di categoria, per permetterci di avere una visione d’insieme". Ed è Andrea Belluni (Mediacamere) ad esporre l’analisi sulle peculiarita del territorio, focalizzando l’attenzione sugli specifici comparti produttivi, quindi Tac (tessile, abbigliamento e calzaturiero), meccanico, legno, plastica e agro-alimentare. 9.000 le imprese presenti nel comprensorio di cui un 27% artigianali, con un forte tasso di densità territoriale (un’impresa per otto abitanti), stagionali a parte, 75.000 abitanti, ossia il,16,6% della provincia di Ancona.I punti di forza delle piccole e medie imprese del comprensorio sono numerosi: la multisettorialità, quindi il dinamismo, le ìnfrastrutture e la prossimità al porto e all’aeroporto, l’accesso al credito facilitato dal legame stretto con le piccole banche, le aree attrezzate (Ostra e Corinaldo) che rappresentano l’opportunità di uno sviluppo endogeno, la qualità eccellente della vita nel territorio, l’internazionalizzazione e la buona propensione all’export delle aziende. Ma a queste doti si affiancano punti deboli da aggredire e combattere, come la managerialita’ statica e poco innovativa, la carenza di un sistema viario adeguato, la scarsa forza contrattuale, la spietata competitività sui mercati, la poca cultura della formazione del capitale umano, le risorse umane poco qualificate.Quattro le linee di intervento per lo sviluppo indicate da Belluni: "Strategie di internazionalizzazione, cultura d’impresa, sistema creditizio e infrastrutture". Il vice presidente alla Provincia Giancarlo Sagramola termina: "Lo scenario e’ più critico che mai per noi, abituati a subire in ritardo la crisi e ad agganciarci alla ripresa grazie alla nostra innata duttilità. Si potrebbe ipotizzare una cabina di regia delle imprese e la scelta di alcuni settori trainanti per tutti gli altri. La nostra società é come un ponte sostenuto da tanti pilastri: la forza si misura con la resistenza di tutti i pilastri, anche di quelli piu’ deboli".
di Chiara Michelon
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