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Scandalo barriere

Relatore disabile rinuncia al convegno

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Il relatore di un convegno e’ disabile e deve cosi’ rinunciare a partecipare all’incontro.La mediateca comunale che ospita la manifestazione infatti presenta insormontabili barriere architettoniche. E, quasi come se fosse una beffa, il convegno programmato era proprio sulle proposteper una qualità della vita migliore…E’ il retroscena di una manifestazione svoltasi appena una decina di giorni fa. Il "Carlino" partendo da questo grave episodio è andato a verificare la situazione anche in altri edifici pubblici.Intanto resta la dura denuncia di questo episodio del segretario della Cna Marzio Sorrentino. "Purtroppo – ha osservato Sorrentino – dobbiamo constatare l’impossibilità fisica del responsabile della "Cna.Com", che era previsto tra i relatori, ad essere assieme a noi, qui sul tavolo. Essendo disabile, non è riuscito infatti a superare gli ultimi gradini che portano dalla biblioteca alla Mediateca comunale. Una situazione penalizzante per chi presenta difficoltà di carattere fisico che ci auguriamo venga sanata quanto prima dall’amministrazione comunale".Una manciata di gradini. Basta un attimo per salirli o scenderli se si ha la fortuna di camminare. Quei gradini possono diventare però una barriera vera e propria se a troverseli davanti è un disabile. In questo caso – come è avvenuto – la barriera diventa una discriminante, un’ esclusione. Ed allora una riflessione: come mai una struttura pubblica come la Mediateca comunale non è stata pensata anche per un’eventuale fruizione da parte di persone costrette in carrozzella?E’ vero che per salire fino alla biblioteca Antonelliana, disposta sull’ala opposta della Mediateca, c’è la possibilità di utilizzare l’ascensore. Ma una volta arrivati al piano non c’è possibilità – a meno che non si prenda di peso l’eventuale carrozzella – di superare gli ultimi gradini. Segno evidente che nonostante gli interventi in edifici pubblici, scuole ed altre strutture, quello delle barriere architettoniche rimane un problema irrisolto.Non fanno eccezione il Municipio – dove comunque c’è l’opportunità dell’ascensore – e gli altri edifici comunali, come quello in piazza Garibaldi. Poi ancora il teatro "La Fenice" dove oltre alle scalinate interne ed esterne non è stato previsto un dispositivo per l’accesso anche ai disabili.Barriere architettoniche nella stragrande maggioranza dei palazzi storici, sedi di musei come la Rocca, palazzo Mastai, il Museo dell’ informazione, palazzetto Baviera.Fa eccezione palazzo del Duca dove dopo i lavori di restauro, la scalinata è stata dotata di uno speciale carrello elevatore per disabili. Fatto senz’altro importante, anche se in alcune occasioni persone in carrozzelle non sono potute salire al piano nobile in quanto non c’erano addetti per azionare i dispositivi.Insomma una situazione non certo rosea.Per non parlare dello stadio comunale dove per i portatori di handicap l’alternativa e’ guardare la partita dall’interno di un’auto.Impossibilita’ di socializzare ed e’ gia’ successo che grazie alla disponibilita’ di alcuni volonterosi un giovane disabile venisse prelevato di peso dalla carrozzella e portato in braccio fino ai gradini piu’ alti della tribuna.
di Sandro Galli

Pubblicato Martedì 23 marzo, 2004 
alle ore 10:56
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