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In duemila a rischio pignoramento

Multe non pagate, gia'200 cittadini potrebbero perdere l'auto o la casa

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Se non paghi la multa perdi la macchina o la casa. Sono quasi 200 sanzionati dalla Polizia Municipale cittadina a rischio pignoramento perché hanno ignorato la sanzione. Ma sono circa duemila in città ad essere a rischio. Con la legge finanziaria 2003 i comuni possono recuperare, tramite anche le agenzie concessionarie, il dovuto dal trasgressore al codice della strada arrivando persino a pignorare l’automobile.Quindi chi spera in un condono può mettersi il cuore in pace e mettere mano al portafoglio. Attualmente è in fase esecutiva il ruolo coattivo (così è chiamata la "lista" di chi non ha pagato) che va dal primo gennaio al 30 giugno 2003. Il ruolo coattivo viene aggiornato infatti di 6 mesi in 6 mesi. La cifra è tutt’altro che modesta e si attesta a ben 421 mila euro. Di questo capitale 292 mila sono riferiti a cittadini residenti nella provincia di Ancona. La cifra totale che deve essere recuperata riguarda 6000 sanzioni al codice della strada.Il comune di Senigallia con l’ausilio, se così lo vogliamo definire, del ruolo coattivo e del lavoro di Ancona Tributi quale agenzia concessionaria, riesce a riprendere la somma dovuta nel giro di tre anni. Solitamente accade infatti che all’arrivo della sanzione il 50% dei trasgressori paga entro i 60 giorni previsti per legge. Passato questo periodo la pratica giunge nelle mani di Ancona tributi che manda l’avviso, con la tassa per il ritardo annesso.Dal momento in cui arrivano queste lettere di iscrizione al "ruolo" il cittadino ha altri 60 giorni per versare quanto dovuto.Allo scadere di questo periodo l’agenzia può procedere al fermo del libretto (bloccando di fatto il mezzo) e avviare la procedura per il pignoramento. Per la statistica del nostro comune arrivano a questo punto estremo il 15% dei sanzionati.Dopo i primi 60 giorni, è bene ricordarlo, il comune non mette mano alle procedure e non fa altro che attendere che i soldi mancanti entrino nelle casse pubbliche.L’Adoc, l’associazione nazionale appartenente all’Intesa Consumatori, ha definitoquesto iter scandaloso. "E’ un provvedimento – è il commento del Presidente nazionale dell’Adoc Carlo Pileri – che lascia sbigottiti e sembra non appartenere a una società civile e democratica. Per il sodalizio tra i punti più contestati del provvedimento emerge la sproporzione traquanto dovuto al Comune e quanto la concessionaria atta alla riscossione sia legittimata a pretendere. E’ assurdo già che per una multa di pochi euro un cittadino sia costretto a non utilizzare la propria auto del valore magari di l0mila euro. O addirittura la propria abitazione".
di Marcello Pagliari

Pubblicato Giovedì 18 marzo, 2004 
alle ore 10:33
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